Bio, dal greco “bios”, significa vita ed è un valore che in questi ultimi anni si sta facendo strada nell’edilizia. Costruire e ristrutturare edifici ecosostenibili ed ecologici significa non solo migliorare la nostra esistenza, donandogli quel benessere in più, ma significa anche avere un meno impatto sull’ambiente, che viene così rispettato. Solo in questo modo si innesca un circolo di dare e avere salutare e vitale per entrambi.
Su Cocontest, la piattaforma 2.0 di crowdsourcing di architettura e interior design, questo tema è stato ben approfondito grazie al lancio di un concorso per la realizzazione di una “villa dei sogni ecosostenibile”. La famiglia in questione si è affidata ai più dei 35mila iscritti sulla piattaforma per ricevere progetti bio e ben 10 tra architetti e designer hanno accolto l’ardua sfida.
Il podio se lo aggiudica il progetto Marco Viganò che ha utilizzato tutte le migliori tecnologie e materiali per renderlo ecosostenibile: legno e pietra per migliorare e integrare l’edificio nell’ambiente circostante e abbattere l’impatto su di esso. L’uso di pannelli termodinamici per la produzione di acqua calda ed un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica sono posizionati sul tetto a falde per ridurre al minimo i consumi energetici. Il grande punto di forza del progetto è stato il grande vuoto di luce nel salone che sfrutta l'areazione naturale e insieme ai velux in copertura possono generare flussi e correnti d'area rinfrescanti, andando ad eliminare totalmente i condizionatori.
Medaglia d'argento per i designer Dalmasso Gonzalez Architetti che hanno progettato una villa da sogni con le più innovative tecnologie esistenti sul mercato edilizio: la struttura portante è interamente in legno e le tamponature di tutto l’edificio sono in pannelli prefabbricati X-lam, che associano ad un basso impatto ambientale ottime prestazioni energetiche, tempi ridotti e bassi costi di realizzazione. Materiali naturali come il legno e la pietra viva completano un progetto ecologico e bio.
Anche il designer Antonio Capasso ha progettato una villa interamente prefabbricata che non ha nulla da inviare alle case tradizionali in muratura: infatti esternamente non si ha nessuna differenza grazie alla finitura ad intonaco o alla possibilità di rivestire le pareti. Il designer con questo sistema è riuscito ad unire le caratteristiche degli edifici tradizionali con le proprietà ecologiche del legno, che donano a chi ci abita igiene e salubrità dell'aria e benessere di vita. Le grandi aperture hanno lo scopo di rompere le barriere tra interno ed esterno, permettendo così di creare una relazione con la natura.
RR Architect hanno condotto uno studio approfondito sull’orientamento della villa che ha reso il loro progetto più ecosostenibile possibile. Sul lato sud, quello di massimo soleggiamento, sono state previste grandi vetrate a tutta altezza che sfruttano al meglio l’irraggiamento solare e permettono in inverno di riscaldare in autonomia tutto l’ambiente. Le grandi finestre sono poi state dotate di sistemi di schermatura, come i brise soleil, che proteggono e rinfrescano l’interno in estate, evitando l'eccessivo surriscaldamento. Per lo stesso motivo il lato nord non presenta aperture, tale da evitare dispersioni termiche. Tutto l’edificio poi è stato rivestito con il miglior isolamento, andando a ridurre totalmente la dispersione termica.
A rendere Bio il progetto di AdiLAB è la presenza di un tetto giardino o definito anche tetto verde. La presenza di “verde” al di sopra della copertura non è solo un aspetto esteticamente in sintonia con l’intorno ma consente di sfruttare al meglio i vantaggi della bioclimatica, andando così a minimizzare l'uso di impianti tradizionali che richiedono consumi energetici da fonti esauribili. Le grandi ed ampie vetrate che percorrono tutto il perimetro hanno la funzione di creare un microclima domestico che sfrutta il sole, e permettono all'edificio di essere totalmente autosufficiente, risparmiando energia.
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