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Case, per S&P prezzi stabili in Italia

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Case, per S&P prezzi stabili in Italia

A fine 2016 i prezzi delle case in Italia risulteranno invariati rispetto a un anno prima, e solo nel 2017 e 2018 si potranno registrare variazioni positive dell’ordine però dell’1 per cento. È quanto prevede S&P, dato che i problemi del sistema bancario si stanno riflettendo sulla timida ripresa dell’economia del nostro Paese.
Nel mondo intanto continua il buon momento del real estate residenziale, favorito da economie in ripresa e vantaggiosi livelli dei tassi di interesse.

S&P si aspetta che il buon momento continui, nonostante le incertezze provocate dal referendum di giugno in Gran Bretagna. “Prevediamo che il Gdp dell’Eurozona cresca dell’1,7% quest’anno e che la politica monetaria della Bce spinga il settore immobiliare”.
L’unico Paese per il quale S&P prevede una discesa dei prezzi è proprio il Regno Unito, per il quale però la chiusura di quest’anno sarà positiva grazie al segno più del primo semestre. L’anno prossimo, invece, il calo sarà del 2 per cento.

Atteso un buon andamento per il mercato immobiliare irlandese, che dovrebbe vedere prezzi in salita del 6% quest’anno. Resiste il mercato francese, con una crescita dei valori del 2% nel 2016 e nel 2017. In Germania il settore abitativo gode ancora di un buon momento: atteso un aumento delle quotazioni al metro quadrato del 7% quest’anno, del 6% nel 2017 e del 4% nel 2018. In Spagna come in Belgio i valori dovrebbero salire del 4%. In Spagna in particolare la ripresa economica, la discesa della disoccupazione e l’interesse dei compratori esteri sostengono il segmento. In Portogallo la ripresa economica contribuisce al recupero dei valori dei prezzi delle case, anche se l’alta disoccupazione e l’elevato stock di Npl frenano la ripresa del settore immobiliare. Secondo S&P quindi le quotazioni al mq saliranno del 3% quest’anno e del 4% nel 2017 contro il 5% del 2015.
Fanalino di coda la Svizzera, dove i prezzi nominali saliranno dell’1% nel 2016, staranno fermi l’anno prossimo per tornare a salire dell’1% nel 2018.

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