Gli hotel di lusso della Costa Smeralda vanno a nozze con il JW Marriott di Venezia nell'ambito dell'operazione che crea la maggiore catena alberghiera a livello mondiale. Oggi viene celebrata infatti l'unione definitiva tra i brand alberghieri Marriott e Starwood.
Marriott International ha completato l'acquisizione della rivale Starwood Hotels & Resorts per creare il gruppo alberghiero più grande al mondo. A mancare era l'ok dell'Antitrust cinese, dopo che erano arrivati negli scorsi mesi quelli dell'Antitrust americano ed europeo. I due gruppi sono entrambe quotati. Da oggi le azioni Starwood non saranno più scambiabili presso la borsa di New York. Come annunciato, gli azionisti Starwood riceveranno 21 dollari e 0,80 azioni ordinarie di classe A di Marriott International per ogni azione ordinaria di Starwood Hotels & Resorts.
Il nuovo gruppo gestirà direttamente o in franchising oltre 5.700 strutture (1300 sono quelle acquisite da Starwood) e 1,1 milioni di camere, rappresentando 30 leading brand di fascia media e di lusso in 110 paesi. Con il completamento dell'acquisizione, la distribuzione di Marriott è più che raddoppiata in Asia e in Medio Oriente. Con un focus particolare sull'Italia dove Marriott ha appena partecipato alla gara per gestire l'hotel di Palazzo Broggi, l'ex sede di Unicredit in piazza Cordusio ora nel portafoglio dei cinesi di Fosun. Gara che secondo insistenti indiscrezioni sarebbe pero stata vinta da Hilton con il brand Waldorf Astoria. Adesso Marriott dovrà cercare a Milano, città sempre più internazionale, una nuova e prestigiosa location.
Marriott ritiene che la nuova società possa sviluppare sinergie operative annuali per 250 milioni di dollari. “Altre sinergie si realizzeranno sotto forma di valorizzazione dell'operatività e condivisione delle best practice” fanno sapere dal gruppo.
Arne Sorenson rimane President e Chief Executive Officer di Marriott International e la sede centrale di Marriott a Bethesda, Maryland.
© Riproduzione riservata