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Porta Vittoria, il Tribunale di Milano dichiara il fallimento

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Porta Vittoria, il Tribunale di Milano dichiara il fallimento

(Fotogramma)
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Il tribunale di Milano ha dichiarato il fallimento di Porta Vittoria spa, società riconducibile all’immobiliarista Danilo Coppola, revocando l’ammissione alla procedura di concordato preventivo, come era stato richiesto dai pm di Milano Giordano Baggio e Mauro Clerici.

La decisione è arrivata oggi 29 settembre dopo che i giudici si erano riservati al termine dell'udienza del 15 settembre scorso. La società avrebbe un passivo di circa 400 milioni di euro. Porta Vittoria Spa si sta occupando dello sviluppo immobiliare della zona a est del centro di Milano con un progetto da 142mila metri quadrati che comprende abitazioni, uffici, spazi commerciali e un albergo.

L’ammissione al concordato preventivo era stata decisa nell'aprile scorso con il tribunale che di fatto in questo modo all’epoca aveva respinto le istanze di fallimento depositate della procura e dei principali creditori.
La proposta di concordato da parte dei legali di Porta Vittoria spa era stata depositata in tribunale l’8 gennaio 2016, dopo una domanda di pre-concordato del 4 settembre 2015. I giudici avevano ammesso la società alla procedura nell'aprile scorso, quando pendevano l’istanza di fallimento dei pm Baggio e Clerici e dei principali creditori: il Banco Popolare (esposto per circa 218 milioni di euro), la Colombo Costruzioni (per circa 39 mln) e il gruppo Ipi, di cui in passato era stato azionista lo stesso Coppola.

Dopo le istanze di fallimento, tuttavia, era ripartito un dialogo tra la società e i suoi creditori, tanto che è stata tentata anche la strada della ristrutturazione del debito. I magistrati hanno poi presentato istanza di revoca dell'ammissione alla procedura di concordato preventivo e i giudici della seconda sezione civile del tribunale di Milano, la sezione fallimentare, l'hanno accolta, decretando quindi il fallimento della società.

Il dissesto finanziario di Porta Vittoria Spa rientrava già nel fascicolo di indagine della procura di Milano che ha portato all'arresto di Danilo Coppola il 24 maggio scorso per le accuse di bancarotta e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. L’accusa di bancarotta per l'immobiliarista riguarda anche i fallimenti di Gruppo Immobiliare 2004 e Mib Prima. Coppola, che dal primo settembre si trova agli arresti domiciliari, sarà processato con rito immediato a partire dal 17 novembre prossimo, davanti i giudici della seconda sezione penale del tribunale di Milano, anche se vorrebbe tentare di chiudere la vicenda prima di andare in aula con un patteggiamento.

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