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La gestione «smart» connette residenze, edifici e interi quartieri

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La gestione «smart» connette residenze, edifici e interi quartieri

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Anche in ambito residenziale è partita la sfida dei grandi produttori hardware e software che propongono soluzioni per la gestione intelligente ed integrata di edifici e interi quartieri. Il colosso americano Honeywell sta presentando in questi giorni in Italia il suo prodotto più avanzato: “Command and control suite”. Un sistema che, tramite un’interfaccia completamente touch, permette di tenere sotto controllo e intervenire su tutti gli aspetti legati alla sicurezza, ad esempio inviando notifiche di massa agli utenti, osservando in tempo reale le immagini delle videocamere di sorveglianza, bloccando o sbloccando porte per consentire interventi di emergenza. In più, consente di avere sempre sott'occhio i livelli di consumo energetico degli edifici collegati.

Non parliamo, qui, della semplice domotica da appartamento. Ma di soluzioni a presidio di grandi complessi, come ospedali, stadi, aeroporti, grandi uffici e conglomerati residenziali. «Il tema dominante oggi è che nei grandi progetti la divisione tra residenziale e commerciale è sempre meno marcata – spiega Fabio Bruschi, direttore generale per l’Italia di Honeywell Building Solutions –. La nostra azienda, per esempio, ha fornito le soluzioni It per il mega progetto inglese denominato Liverpool 1, un intervento da quasi un miliardo di sterline che ha comportato la riqualificazione di 170mila metri quadrati, dove è sorto un mix fra centri commerciali, hotel, uffici e sette blocchi di appartamenti».
Tutti questi spazi sono sorvegliati da un’unica management suite, che convoglia i dati in una grande sala di controllo, il Soc (security operation center) dove la società che ha in gestione la sicurezza li monitora h24.

«Uno dei mercati di riferimento cui si rivolgono le aziende come la nostra è proprio quello delle grandi riqualificazioni urbane, che oggi coprono il 65% degli interventi edilizi dell'Europa occidentale«, ha detto Dario Sala, strategy marketing leader di Honewyell Building Solutions. Ma quanto vale il mercato potenziale in termini economici? Miliardi, anche se le stime sono molto diverse a seconda delle fonti, perché cambia l'elenco di voci inserite sotto la definizioni generale di “intelligent buildings”. L’Energy Strategy Group del Politecnico di Milano parla di un range compreso fra 9 e 17 miliardi, solo in Italia, tra 2016 e 2020. Secondo Navigant research, società di analisi specializzata nel mercato delle tecnologie pulite, si punta a 80 miliardi entro il 2023 nell'intera Europa.

Investimenti ingenti, comunque, messi in campo da sviluppatori privati o anche da amministrazioni locali (soprattutto quelle impegnate nei progetti Smart city), che fanno gola ai big del settore come Honeywell, Siemens, che l'anno scorso ha iniziato un roadshow per presentare al mercato il suo prodotto di punta Desigo TM, Abb, Ibm, Schneider Electric e altri. E che il mercato sia promettente si deduce anche mescolando elementi di cronaca a dati scientifici. Il bisogno di sicurezza è sempre più avvertito nelle città. E curare l'efficienza energetica è ormai una necessità anche per raggiungere gli obiettivi della strategia Europa 2020 (più 20% di efficienza, meno 20% di Co2 rispetto al 1990). Proprio le città sono responsabili dell'80% della produzione complessiva di Co2.

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