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Arredi personalizzati in ufficio

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orgatec di colonia

Arredi personalizzati in ufficio

Diversità e individualità: questi sono i valori che, secondo gli specialisti degli spazi di lavoro, impronteranno gli ambienti e gli arredi nel prossimo futuro. Bando all’omologazione, uffici e attrezzature asseconderanno il più possibile le necessità di chi opera, le peculiarità dei ruoli e delle funzioni, il flusso del lavoro e delle persone. Le aziende dell’arredo ufficio, di cui il Made in Italy è una punta di diamante, interpretano questa tendenza con nuovi progetti, presentati alla fiera biennale Orgatec a Colonia (in corso in questi giorni fino al 29 ottobre), dal tema New Visions of Work. Dei 665 espositori provenienti da quaranta Paesi gli italiani sono circa ottanta, che ai 50mila visitatori attesi a Colonia esporranno una nutrita serie di novità. Tra i temi più sentiti, gli spazi per il lavoro in team, la digitalizzazione e, non ultima, l’attrattività dei luoghi di lavoro.

Per Alias, azienda bergamasca che ha intrapreso un ambizioso piano di sviluppo, Orgatec è il palcoscenico per presentare quattro nuove collezioni, firmate da illustri nomi del design internazionale, come PearsonLloyd, Alfredo Häberli e Oki Sato-Nendo.

Tutti i nuovi prodotti puntano alla leggerezza, grazie agli spessori portati al minimo, ai dettagli ben curati, ai materiali tecnologici, e alla grande adattabilità, come oggi richiedono le tante situazioni ibride (come anche gli spazi per il lavoro all’interno degli ambienti domestici). Su questa traccia è nata la collezione Slim dei duo londinese Luc Pearson e Tom Lloyd: una famiglia di sedute caratterizzate da linee leggere e filanti, profili sottili e imbottiture con bordi morbidi. Tre le tipologie proposte: le sedute operative Slim Task, con meccanismo sincronizzato autopesante Donati nascosto, con schienale e seduta in poliuretano separati; le Slim Conference, adatte a svariati usi, con scocca unica, così come le comode Slim Lounge, per spazi di relax e attesa, più basse e ampie. L’imbottito, invece, è l’orizzonte del progetto Okome, firmato da Nendo per Alias: una serie di sedute e schienali arrotondati e dalla forma organica, simili a grandi ciottoli, che possono essere assemblati in nove configurazioni differenti grazie a un sofisticato sistema di aggancio. Vengono così a formarsi delle isole articolate e confortevoli, sempre con appoggio sugli schienali, con i vari elementi in tinte diverse, pensate per servire zone lounge, aree di attesa o ad ospitare incontri informali.

Colore, equilibrio, gioco e versatilità sono i tratti che contraddistinguono la proposta di Arper, che a Orgatec sviluppa ulteriormente il concetto di Soft Contract, che l’azienda ha fatto proprio. Ne è ideale espressione la collezione di pannelli fonoassorbenti Parentesit, un progetto dello studio spagnolo Lievore Altherr Molina su cui Arper sta puntando, caratterizzato da un articolato sistema compositivo. I singoli pannelli, di forma ovale, rotonda o quadrata, in differenti colori, possono essere composti a parete, dove creano, oltre alla protezione acustica, svariati motivi decorativi; nella versione freestanding il pannello assume anche funzione divisoria, assicurando privacy e comfort. Le dotazioni aggiuntive di casse acustiche e illuminazione ambientale possono essere regolate da un’app dedicata.

C’è anche chi, come l’azienda Tecno, ha rivolto la sua ricerca alla semplificazione: il tavolo Clavis, ad esempio, è stato concepito dal Centro Progetti Tecno con Daniele del Missier con una struttura essenziale i cui componenti possono essere montati grazie a un giunto a innesto brevettato, punto di congiunzione tra gli elementi orizzontali e quelli verticali, che non richiede l’utilizzo di attrezzi; anche l’altezza è regolabile manualmente. In tal modo le riconfigurazioni dei tavoli sono immediate e assecondano i cambiamenti e le sinergie che nascono all’interno degli ambienti di lavoro.

Infine, per rispondere alla richiesta di arredi più agili e compatti, Poltrona Frau ha adattato il sistema di scrivanie Job, firmate da Rodolfo Dordoni, riducendone le dimensioni (183 cm di lunghezza) nelle versioni President e Executive Desk, attrezzate con contenitore collegato alla scrivania. Invariate, però, le finiture pregiate, come il piano rivestito in Pelle Frau e impreziosito da una striscia in rovere che, correndo su tutta la lunghezza, separa l’area di lavoro dalla guest area.

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