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Intesa prepara cessioni per 500 milioni

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Real estate

Intesa prepara cessioni per 500 milioni

È un portafoglio immobiliare concentrato sul segmento degli uffici quello che Intesa Sanpaolo starebbe valutando di vendere sul mercato tramite una gara. Advisor dell’operazione sarà Banca Imi. Per il momento trapela che il controvalore del portafoglio si dovrebbe aggirare su massimi 500 milioni di euro.

Nel complesso si tratta di uffici della banca che verranno ceduti con un’operazione di sale & leaseback, tutti spazi situati in Italia, nel centro-nord, tra i quali spiccano alcuni palazzi cielo-terra. In primis un intero edificio d’epoca di via del Corso a Roma. Del portafoglio fanno parte anche uffici localizzati a Milano, Treviso, Bologna, Ancona.

L’investitore che si porterà a casa il pacchetto immobiliare così formato avrà realizzato un investimento “core”, a reddito quindi, garantito da contratti di affitto per 12 anni più sei. Secondo indiscrezioni di mercato il rendimento atteso del portafoglio potrebbe aggirarsi intorno al 5-5,5 per cento.

Altri edifici di pregio, invece, Intesa Sanpaolo ha scelto in passato di ricomprarli, come il complesso davanti a Cà de Sass a Milano, acquisito da Idea Fimit poco più di un anno fa per 145 milioni. L’operazione è avvenuto grazie all’esercizio della prelazione per questi asset in cui la banca era affittuaria. Asset che Intesa Sanpaolo aveva apportato al fondo Omega di Idea Fimit per poco più di cento milioni.

Le banche stanno quindi sondando la risposta del mercato alla cessione di portafogli importanti. È stato il caso di Unicredit, che prima dell’estate aveva impacchettato un portafoglio di asset immobiliari da 600 milioni di euro, prima con l’intenzione di venderlo poi con l’idea di farne un fondo immobiliare. Entrambe opzioni che al momento sono state accantonate.

Un mercato che inizia a essere ricco di opportunità, ma anche teatro di concorrenza agguerrita. Prelios vende, con la regia di Lazard, il fondo Cloe, operazione che vale 300-350 milioni di euro, nel cui pacchetto c’è tra l’altro la sede di Fintecna in via Veneto a Roma. Non solo. Proprio due giorni fa Aldo Mazzocco, a capo dell’area real estate di Cdp, ha confermato di voler procedere con la vendita di un portafoglio di nove asset immobiliari, del valore di 200 milioni, adatti a investitori opportunistici. Si tratta della caserma Mameli di Milano e della caserma Guido Reni di Roma (in queste due Cdp si propone di rimanere socio) e di alcuni palazzi, ex uffici della pubblica amministrazione, a Milano, Roma, Firenze, Bologna e Venezia. Invitati alla gara 45 tra i soggetti protagonisti del mercato.

Intanto sono arrivate quattro offerte per l’headquarter di Eni a San Donato da parte di Europa Risorse, Investire, Coima Res e Torre Sgr.

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