«Sei mesi per esaminare le proposte e arrivare a un progetto condiviso». Sono questi i tempi che secondo l’assessore all’Urbanistica del Comune di Milano serviranno alla Giunta per avere le idee chiare sulla riqualificazione di Piazza Cordusio. «Passeggiata ideale che porta dal Duomo al Castello» dice Maran.
Piazza COrdusio è stata oggetto di recente di numerosi investimenti da parte di investitori istituzionali, Blackstone in primis (ha acquistato l’ex Palazzo delle Poste), a seguire Fosun che ha comprato l’ex sede Unicredit e Hines.
E di interventi di valorizzazione su palazzi di proprietà da parte di famiglie italiane come i Benetton.
Adesso necessita di una totale revisione nella viabilità. Tutti si augurano di vedere in tempi brevi una rivisitazione della piazza, piena di fili, panettoni, macchine e e motorini. «Ma vogliamo arrivare a un progetto che consenta agli investitori di puntare anche sulle vie adiacenti come via Broletto, nel tempo quasi abbandonate dagli esercizi» dice ancora.
Maran ha anche spiegato la necessità di studiare progetti per gli ex scali ferroviari condivisi con la popolazione, che chiede più aree verdi.
«Stiamo ragionando sulla riconversione- dice -. Porta Genova è l’area più facile, il contesto è piccolo e molto urbanizzato, i grandi temi riguardano invece Porta Romana e lo scalo Farini. Porta Romana ha intorno un’ampia area che si è riqualificata di recente con Fastweb, la Bocconi, l’intero progetto Symbios, la Fondazione Prada. Il contesto necessita però di un intervento centrale che accompagni e faccia da trait d’union del cambiamento nella zona. Farini è un grande spazio, complesso». Per l’area sta prendendo piede l’idea di un grande parco, circle-line ferroviaria, housing sociale. La delibera di indirizzo per il recupero degli scali ferroviari è arrivata in questi giorni in consiglio comunale per il voto. Il tema del verde è importante. «Ma a Farini non ci sarà solo un parco» conclude, ribadendo anche la necessità di portare avanti il progetto del post Expo, definito il più maturo.
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