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Design, il contract residenziale di alta gamma cresce con Citylife

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milano contract district

Design, il contract residenziale di alta gamma cresce con Citylife

Cresce il legame tra immobiliare e design. Sono sempre più frequenti - e richiesti - gli sviluppi residenziali di pregio che offrono come valore aggiunto la possibilità di completare l'acquisto con la fornitura di finiture, arredi e servizi di progettazione. Si tratta di una tendenza ormai consolidata all'estero, ma che in Italia ha fatto più fatica ad affermarsi per la maggiore resistenza verso soluzioni considerate troppo “standard” da parte di una clientela molto più attenta al design e ai “dettagli dell'abitare”. Un ostacolo che si sta riuscendo a superare grazie a un grado sempre maggiore di flessibilità all'interno di pacchetti che offrono la possibilità di avvalersi di marchi con una vasta gamma di prodotti e la disponibilità architetti e tecnici che riescono ad assecondare le diverse esigenze di personalizzazione dei clienti.

Milano è all'avanguardia in questo campo e un caso d'eccellenza è rappresentato dalla partnership tra Citylife – il complesso sorto sull’area dell'ex Fiera – e Milano Conract District (Mcd), che hanno appena presentato la Penthouse One-11, attico bi-livello di oltre 300 mq all’undicesimo e dodicesimo piano delle residenze Hadid. Nel progetto, curato dall’architetto Rudi Manfrin, sono stati utilizzati prodotti di tutti i main partner di Mcd – da Ernestomeda a Flos, da Aeg a Lema, solo per fare alcuni esempi – insieme a quelli di alcuni partner tecnici per la decorazione. «Completato con alcuni pezzi di arredamento scenografici e molto caratterizzati di Dilmos – si legge in una nota ¬- è un vero e proprio “Sensory apartment” espressione del nuovo concept ideato da TecMa Solutions “Psicologia dell’AbitareTM”, che identifica un modo innovativo di progettare l'abitazione, finalizzato al benessere della persona».

«La collaborazione tra design e immobiliare, soprattutto su una piazza come Milano, agisce da moltiplicatore del business – commenta l'ad di Citylife Armando Borghi –. Abbiamo affidato ai progetti te di Milano Contract District 160 dei 530 appartamenti della parte residenziale, di cui circa cento destinati all’affitto già collocati e con le vendite che hanno ricominciato a correre ormai da qualche tempo. Questa collaborazione ci aiuterà a valorizzare ancora di più la nostra offerta, rivolta a un pubblico esigente e di grandi aspettative».

«Non limitiamo le possibilità degli acquirenti, al contrario ne agevoliamo le scelte – spiega il general manager di Mcd Lorenzo Pascucci –. Si tratta di clienti che nella maggior parte dei casi avrebbero poco tempo per potersi facilmente orientare nella vasata offerta dell’arredo design. All’estero si tratta di formule collaudate, che ora stanno conquistando anche la più diffidente clientela italiana. Anche perché il nostro è un modello B2b ma che poi si trasforma anche in B2c proprio per l’estrema attenzione al destinatario finale. La clientela è infatti sempre più selettiva ed esprime l’esigenza di un approccio di maggior rigore da parte dell’immobiliare di pregio. Il percorso post vendita e gli step di personalizzazione di progetto e finiture della casa sono un percorso valoriale imprescindibile in un contesto in cui l’offerta di prodotto supera la domanda».

A pochi mesi dall’apertura, avvenuta nel marzo scorso, Mcd sta dimostrando che la formula del contract può conquistare lo scenario immobiliare del capoluogo lombardo grazie ai progetti avviati con importanti sviluppi, dalla Residenza Albani 20 a Vivi Montecatini, a Porta Volta Home (l’elenco completo è consultabile qui) per oltre 340 unità residenziali di pregio in consegna nei prossimi 24-30 mesi.

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