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Il 2016 è stato l'anno migliore per i risultati di Igd. Il gruppo che gestisce centri commerciali ha chiuso, infatti, lo scorso anno con un utile netto di 68,3 milioni di euro (+49,7%). Un vero e proprio balzo in avanti, frutto innanzitutto della crescita del risultato operativo.
Il risultato netto ricorrente (FFO, Funds From Operations) del gruppo si è attestato a quota 53,9 milioni di euro (+18,9%), pertanto è stato superato l'obiettivo stabilito a quota +15-16%.
I ricavi complessivi consolidati ammontano a 138,8 milioni di euro, in crescita dell'8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I ricavi locativi sono cresciuti dell'8,4% a 131,3 milioni di euro, ma a perimetro costante in Italia la crescita si è attestata a un + 1,7%, in Romania a +3,1%.
A questa cifra va sommata quella di 8,6 milioni di euro in più dovuti ad ampliamenti e restyling da acquisizioni.
Nel corso del 2016 si è assistito a un consolidamento del positivo andamento operativo dei centri commerciali italiani, con un incremento del 2,6 % delle vendite degli operatori nelle gallerie, nonostante un rallentamento negli ultimi due trimestri dell'anno e ingressi in lieve contrazione.
Per Igd è in miglioramento anche l'occupancy, sia in Italia, dove si è attestata al 97,3% (media gallerie e iper) in crescita rispetto al 96,9% dell'anno precedente, e in modo ancora più evidente in Romania (96,1% rispetto al 93,9%).
“I risultati ottenuti ci hanno permesso di incrementare il dividendo del 12,5% - dice Claudio Albertini, amministratore delegato di Igd -. Il dividendo rettificato (il numero di azioni è cambiato considerevolmente negli anni) passa quindi dagli 0,027 euro del 2013 agli attuali 0,045 euro”.
Dalla guidance 2017 è prevista poi una crescita ulteriore del FFO in un range tra il 18 e il 19%.
Il valore di mercato del portafoglio di Igd è pari a 2.177,8 milioni di euro (+4,6%) e il gruppo continua a guardarsi in torno per captare eventuali occasioni sul mercato. Il settore dei centri commerciali è, infatti, particolarmente vivace in questo momento in Italia, complici anche compratori esteri interessati al nostro segmento. “Stiamo procedendo secondo il nostro piano industriale 2016-2018 a inaugurare ogni anno un nuovo centro o un importante ampliamento – dice ancora Albertini -. L'anno scorso abbiamo inaugurato il centro commerciale Maremà di Grosseto, per quest'anno prevediamo di inaugurare l'importante ampliamento di Ravenna (centro ESP), nel quale abbiamo investito oltre 50 milioni (l'inaugurazione è prevista per fine maggio, inizio giugno). Nel 2018 ci concentreremo sullo sviluppo di Officine storiche a Livorno, oltre a investimenti ed estensioni minori”.
Albertini sottolinea l'importanza del continuo miglioramento dei centri commerciali, per fare fronte alla competitività e alle richieste della clientela. “Vogliamo mantenere elevata la qualità delle nostre gallerie, migliorare l'offerta merceologica. Cambiando anche merchandising mix, inserendo tenant nazionali e internazionali di richiamo. Ma non ci dispiacerebbe crescere ulteriormente rispetto al piano. Anche a livello di acquisizioni, ma dovremmo accompagnare l'acquisto con un'operazione finanziaria”.
Riceviamo proposte ma non siamo venditori, bensì compratori.
Il costo medio del debito intanto è in diminuzione al 3,3% (calato di quasi 40 punti base), “ma il prossimo anno scenderà sotto il 3%. Grazie anche all'ottenimento del rating di Moody's” conclude Albertini.
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