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La sterlina debole richiama a Londra investitori cinesi e mediorientali

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La sterlina debole richiama a Londra investitori cinesi e mediorientali

Olycom
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La svalutazione della sterlina, combinata a un leggero calo dei valori, ha portato a una svalutazione del mercato degli immobili commerciali nel Regno Unito in media del 16% relativamente al capitale estero.
È quanto dichiara in un report JLL, evidenziando come l’interesse proveniente da soggetti internazionali non stia calando. Anzi. La svalutazione ha stimolato un aumento di investimenti in UK da parte ddei soggetti in arrivo dalle regioni del Medio Oriente e dall’Asia-Pacifico, anche se il mercato ha visto una riduzione dell’afflusso di capitali dagli Stati Uniti e dai fondi globali.

I movimenti di valuta pertanto sono, in parte, la ragione per la quale il mercato ha visto aumentare la domanda da parte di acquirenti provenienti da Medio Oriente e Asia-Pacifico, in primis da Hong Kong e dalla Cina continentale.
“Molti investitori provenienti dalla Cina e più in generale dalla regione dell’Asia-Pacifico arrivano nel Regno Unito spinti da motivazioni e aspettative relative ai ritorni che sono diverse da quelle degli investitori tradizionali sia del Regno Unito che globali - dice Alistair Meadows, Head of UK Capital Markets a JLL -. Cercano la diversificazione e forme di investimento rifugio, attirati dalla solidità, dalla liquidità e dalla conoscenza del mercato del Regno Unito.”
Per molti investitori a lungo termine, quindi, la svalutazione della sterlina fornisce un ulteriore impulso per investire. L’idea è che la sterlina si apprezzerà una volta che ci sia maggiore chiarezza sul Brexit e sulle relative implicazioni economiche.

Nel complesso, gli investitori stranieri hanno rappresentato il 48% dei volumi di investimento nel mercato del Regno Unito nel 2015, con un leggero aumento al 51% nel 2016, probabilmente dovuto in parte al fluttuare della valuta. Gli afflussi di investimenti provenienti dalle Americhe (in primo luogo dagli Stati Uniti) sono calati dal 32% degli investimenti totali esteri nel Regno Unito al 17% nel 2016. Al contrario, gli investitori basati in Asia Pacifico e in Europa (escluso il Regno Unito) hanno aumentato i propri investimenti, con la quota relativa all’Asia Pacifico passata dal 17% al 28% e all’Europa dal 14% al 23%.

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