Un’ulteriore conferma del buono stato di salute del mercato immobiliare arriva dai dati Istat su compravendite e mutui di fonte notarile, entrambi cresciuti del 17% nel 2016. Un dato di poco al di sotto di quello registrato dall’Agenzia delle Entrate.
Secondo l’Istituto di statistica i trasferimenti immobiliari sono stati 728.817, 105.742 in più sul 2015.«L'aumento dei trasferimenti di proprietà si registra in tutti i settori: +16,8% nell’abitativo (con 680.836 unità); +19,9% nell'economico (con 44.079 unità); +8,4% nel settore ad uso speciale e multiproprietà (con 3.902 unità esclusi i posti barca)».
«Il 93,7% delle transazioni – precisa la nota – riguarda trasferimenti di proprietà di immobili ad uso abitativo ed accessori (189.899), il 5,7% quelli ad uso economico (11.607) e lo 0,6% quelli ad uso speciale e multiproprietà (1.146)».
«La crescita tendenziale interessa tutte le ripartizioni geografiche, con variazioni superiori alla media nazionale nel Nord-ovest (+10,5%)».
«Le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche (108.584) registrano un incremento dell’8,1% rispetto al IV trimestre del 2015». Mentre la crescita a livello annuale è del 17%.
Come già notato dalle Entrate, anche l’Istat certifica un rallentamento della crescita nell’ultimo trimestre dello scorso anno. Ma ,in attesa dei dati sul primo trimestre 2017 che saranno diffusi dalle Entrate martedì prossimo 6 giugno, gli operatori prevedono aumenti degli scambi anche per quest’anno. Tecnocasa, ad esempio, stima per il 2017 circa 600 mila transazioni, accompagnate da un lieve risveglio dei prezzi (1-2%) ma solo nelle grandi città.
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