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A Milano i prezzi delle case tornano a salire (anche…

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trend e quotazioni

A Milano i prezzi delle case tornano a salire (anche nell’hinterland)

(Fotogramma)
(Fotogramma)

I milanesi si stupiscono ancora facendo un giro in centro quando vedono sempre più numerosi i turisti stranieri e sentono una Babele di lingue. Milano ormai è entrata in una lista di città da visitare e conoscere come se fino a ieri fosse stata un tesoro nascosto ai più.

Moda, design, architetture innovative, hanno fatto il resto nel rendere la città un polo di attrazione e non solo una meta di business, sempre la prima saldamente in Italia.

Una vivacità che si è tradotta in un nuovo corso per il mercato immobiliare. Le compravendite residenziali, in salita in tutta Italia con performance differenziate, nel capoluogo lombardo aumentano ormai da tre anni quasi consecutivi. Anche il primo trimestre 2017, secondo i dati dell’Osservatorio dell’agenzia delle Entrate si è chiuso con il segno più, ma con un trend in decelerazione. A Milano da gennaio a marzo di quest’anno sono state vendute il 13,8% in più di case (la terza performance tra le otto grandi città) contro una media nazionale del +8,6 per cento. La città arriva però da una serie di trimestri di importanti rialzi a due cifre, anche oltre il 20 per cento.

La frenata era ipotizzabile, dicono gli esperti, visto l’andamento dei nuovi mutui. A vivacizzare il mercato è stata anche la discesa dei prezzi, che solo ora sembra volgere al termine, e il fatto che i venditori si siano allineati alle attese del mercato in termini di valori di richiesta.

CLASSIFICA DELLE 24 ZONE DI MILANO PIÙ CARE PER PREZZO MASSIMO
Settore residenziale, maggio 2017. (Fonte: Scenari Immobiliari)

«Il mercato prosegue nell’onda positiva in atto da anni, paradossalmente è frenato dalla mancanza di offerta - dice Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari -. Il nuovo sarà costruito tra un paio d’anni. La città è in attesa che Santa Giulia, gli ex Scali ferroviari e così via rimettano in moto il mercato del nuovo. Stesso discorso per l’usato che non viene messo sul mercato. Chi ha una casa la tiene e magari la mette a reddito. Questa situazione è una premessa per un incremento dei prezzi del 2-4% entro l’anno a seconda delle zone, praticamente il doppio delle altre città italiane».

Le fasce più richieste saranno quelle sotto 200mila euro e sopra un milione di euro, in quest’ultimo caso la domanda è nazionale e non locale.

Per il centro e semicentro i prezzi tengono, anzi il pregio in centro ha visto un minimo rialzo delle quotazioni, nell’ordine dell’1,5% al mq. Secondo i dati Omi a Milano nel 2016 le compravendite sono salite in tutte le microzone . «Sono state 510 le compravendite del centro storico nel 2016, con aumento del 48,5% sul 2015 - dice un esperto -, e la percentuale più alta si è vista nella zona Duomo, San Babila, Montenapoleone che ha raddoppiato le vendite da 52 a 104. Aumenti consistenti a Porta Romana. Moscova, Porta Nuova, mentre a Citylife, secondo Omi, ci sono state 16 compravendite (-15% sul 2015).

Nel segmento residenziale di lusso secondo Tirelli & partners per la prima volta dal 2010 i prezzi medi di richiesta mostrano su base annuale un segno positivo. I valori vanno dai 12.768 euro in media del Quadrilatero (la forchetta è tra 10.600 e 16.100 euro al mq) alla media di quasi 7mila euro della zona residuale. In corso Magenta è stato venduto per 8,2 milioni un attico duplex di 550 mq (14.910 euro al mq).

Milano è anche un’ampia regione metropolitana (denominata Grande Milano) con una popolazione di circa 7,5 milioni di abitanti, una grandezza demografica che si avvicina a quella dell’area metropolitana di Londra, e un livello di ricchezza (valutata in termini di Pil pro-capite) nettamente superiore alla media europea a 28 Paesi (21.100 euro nel 2015). Nel 2016 Milano è stata la prima meta turistica italiana con 7,65 milioni di presenze, la quinta destinazione a livello europeo, ma è anche un importante polo universitario internazionale, non adeguatamente valutato. Le proprie università valgono 183mila studenti, dei quali circa 12.300 stranieri (il 6,7%). Da dati dell’ultimo anno il capoluogo lombardo risulta quarta metropoli europea per spesa dei visitatori seguita da Roma, Vienna, Amsterdam e Praga. Potrà scalare ulteriormente la classifica?

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