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Mercato

Il mattone Usa segna un nuovo record storico e la corsa non si ferma, trainata da Seattle

Seattle. (Marka)
Seattle. (Marka)

Avevano previsto un ridimensionamento, ma per ora i dati proseguono a gonfie vele per il mercato immobiliare residenziale Usa.
Alla fine del primo semestre 2017, il mercato immobiliare americano ha segnato ancora un record, come in quattro degli ultimi sei mesi dell'anno, avendo toccato i massimi mensili delle vendite. Le transazioni di giugno sono aumentate dell'1,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, come sottolinea il National Housing Report di Remax.

Ma non crescono solo le compravendite: la combinazione tra l'incremento delle transazioni e una bassa offerta hanno influito anche sull'aumento dei prezzi di vendita, così che il prezzo mediano di vendita di giugno ammonta a 245mila dollari, maggiore del 7,5% rispetto all'anno scorso, segnando un nuovo record. I prezzi sono aumentati in 50 delle 53 città analizzate dal National Housing Report.

In linea con questi dati, il numero medio di giorni degli immobili sul mercato tra il momento in cui vengono offerti e quello in cui vengono acquistati, è crollato a 47, mentre l'offerta è diminuita nell'87% dei mercati. La diminuzione dell'offerta del 15,2% da giugno 2016 continua di anno in anno, secondo il report di Remax Usa e si registra il 104esimo mese consecutivo di declino continuo dall'ottobre 2008.

“I venditori continuano a trarre beneficio dalla limitata offerta, ottenendo il massimo dalla vendita _ sottolinea Adam Contos, Ceo di Remax _. Ma gli acquirenti non devono essere scoraggiati. I tassi dei mutui sono relativamente bassi e il mercato potrebbe prendere una svolta interessante, anche se contenuta: i dati del Labor Department hanno mostrato un calo di posti di lavoro aperti il che può significare che molti più lavoratori si concentrano sulle nuove costruzioni”.

Nelle 53 aree metropolitane coinvolte nell'indagine condotta da Remax, a giugno 2017 il numero medio degli immobili venduti è aumentato dell'1,4% rispetto allo scorso anno e del 7,5% rispetto a maggio 2017. Trenta delle 53 aree analizzate hanno visto un aumento delle vendite, tra cui Trenton, (+14,9%), Fargo (+14,6%), Wilmington/Dover (12,9%), Albuquerque (10,4%) e Billings (10,4%).

Tra le città maggiori, da segnalare gli incrementi di Las Vegas (13,7%), Nashville (13,7%), Seattle (12,3%), Manchester (12,2%) e San Diego (11,6%).
In termini di offerta, secondo Remax, i quattro mercati con la più bassa offerta di immobili e il minor numero di giorni di permanenza sul mercato sono Omaha, Seattle, Denver e San Francisco, con 22 giorni, mentre si continua a registrare un maggior numero di giorni sul mercato ad Augusta, con 119 giorni, e Miami, con 85.

Il numero degli immobili in vendita a giugno 2017 è diminuito dello 1,2% rispetto a maggio 2017 e diminuito del 15,2% del rispetto a giugno 2016. In base a un indice nel quale un punteggio di 6.0 rappresenta un mercato di equilibrio tra acquirenti e venditori, l'offerta mensile di immobili è stata di 2.8, rispetto a maggio 2017 in cui ammontava a 2.6 e all'anno scorso in cui era a 3.2. D'altro canto, l'indice è pari a 6.4 a Miami, città che continua ad essere l'unica in cui si osserva un mercato con un'offerta maggiore di 6.0, tipicamente considerata adeguata per “un mercato di acquirenti”.

A ulteriore conferma dei dati del report Remax, subito successivamente alla sua divulgazione, sono arrivati i dettagli dell'indice Usa Shiller di S&P, il punto di riferimento per gli operatori del real estate americano. Il dato diffuso a luglio mostra infatti un aumento del 5,6% relativo a maggio, lo stesso aumento che si era registrato il mese precedente. Tra le principali venti città americane, secondo il dato Shiller, sono Seattle, Portland e Denver a segnare le punte di mercato, con aumenti su base annua, rispettivamente, del 13,3%, dell'8,9% e del 7,9 per cento. Insomma, il mattone a stelle e striscie continua a rappresentare un baluardo sicuro per gli investitori.

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