Trasparenza e chiarezza per gli annunci pubblicati online: dal prezzo alla posizione dell’immobile, dal livello di efficienza energetica ai dettagli su procedure e costi per concludere l’acquisto. Ma anche capacità di comunicare in più lingue straniere, puntualità nel rispondere alle richieste di informazioni su siti e social network, disponibilità ad offrire servizi su misura, dalla ristrutturazione al notaio; fino all’utilizzo delle nuove tecnologie (come tour virtuali e foto 3D) per valorizzare i “dettagli” più amati all'estero.
Sono alcune delle “regole base” per accrescere le possibilità di concludere la vendita di immobili in Italia ad acquirenti stranieri. A indicarle è Simone Rossi, direttore generale di Gate-Away.com, portale immobiliare - con 26mila proprietà pubblicate online - dedicato ad acquirenti internazionali che desiderano comprarsi la “seconda casa” nel nostro Paese. In occasione dei dieci anni di attività (che saranno compiuti nel 2018), la web company marchigiana lancia - a partire da oggi 27 ottobre - “Destinazione Italia”, un tour di seminari formativi gratuiti dedicato a operatori del real estate che vogliono puntare sul mercato estero e conoscere opportunità e potenzialità di questo segmento. La prima tappa è prevista per oggi 27 novembre a Pescara, mentre i prossimi appuntamenti, fino ad aprile, si svolgeranno a Milano, Catania, Lecce, Rimini e Roma.
«Il mercato immobiliare che si rivolge all’estero – afferma Rossi – è in continua crescita, ma va approcciato nel modo più appropriato: sapere cosa cerca e si aspetta l'acquirente straniero è fondamentale per concludere al meglio una compravendita. Chi è interessato a comprare nel nostro Paese ha bisogno, sopratutto, di riporre fiducia negli intermediari a cui si rivolge: dal portale in cui trova l’annuncio all’agenzia che gestirà l’eventuale compravendita».
Notaio, property manager e virtual tour
Ma quali sono, nel concreto, le “dritte” per vendere al meglio una casa a un cliente straniero? Molto apprezzata è la possibilità di ottenere dall’agenzia un “pacchetto completo” che includa, ad esempio, l’indicazione di una ditta per la ristrutturazione, il notaio (figura che spesso non trova corrispondenza all’estero), e servizi di property management, ovvero la gestione dell’immobile nei periodi di assenza del proprietario, dalla manutenzione all’eventuale locazione.
Discorso a parte per la capacità di presentare al meglio gli immobili in vendita e di offrire servizi apprezzati dagli stranieri. Si parte dalle descrizioni, che dovrebbero essere ricche di particolari e “puntare sulle emozioni”, mettendo in evidenza, anche con le fotografie, i dettagli di “italianità” più amati all'estero: come finiture in mattoncini, porte in legno massello, maniglie in ferro battuto, antiche iscrizioni su pietra. «La tendenza all’estero – sottolinea Rossi – è spesso quella di cercare la seconda casa un po’ fuori dai centri turistici, magari a 10-15 km di distanza, scegliendo unità indipendenti come casolari o ville, con spazi esterni, giardini, terrazze o portici: elementi che vanno quindi valorizzati. Per gli interni, è spesso essenziale un minimo di home staging».
Un valore aggiunto è anche rappresentato dall’utilizzo delle tecnologie che rendono “valutabile” la casa dall’estero. Dal virtual tour, che permette di fare una prima visita virtuale dell'immobile senza muoversi di casa (importante per chi non vive in Italia), ai rendering 3D, che permettono al potenziale acquirente di farsi un'idea di come valorizzare la casa con una ristrutturazione.
Trasparenza e affidabilità
I punti di partenza rimangono comunque affidabilità e trasparenza su tutti gli aspetti riguardanti l’immobile e l’eventuale trattativa. Innanzitutto sul prezzo, che dovrebbe essere reso noto sin dall’annuncio, ma anche sulla effettiva posizione in cui si trova la casa, sul livello di efficienza energetica, su eventuali carichi pendenti, sulle caratteristiche della procedura d’acquisto.
«Sembrano consigli scontati, ma non è così – osserva Rossi –. Spesso, ad esempio, le agenzie tendono a nascondere il prezzo di una casa, specie se elevato (in molti casi lo chiede il venditore): ma se uno straniero non vede la richiesta economica, tende a non richiedere informazioni e teme di essere raggirato pagando più del dovuto. Discorso simile per l'esatta posizione dell’immobile, l’informazione più cliccata sul portale dopo le fotografie».
Fondamentale è anche la chiarezza sulle diverse fasi della procedura d'acquisto. Basti pensare al ruolo degli agenti immobiliari: in Italia, a differenza che all’estero, sono mediatori che lavorano per entrambi le parti, chiedendo una provvigione sia all’acquirente che al venditore. «Da tenere presente – aggiunge inoltre il dg di Gate-Away.com – che il primo passo per trattare con gli stranieri è la conoscenza della lingua inglese. E che non possono mancare puntualità e correttezza: a partire dalla rapidità nel rispondere a richieste di informazioni attraverso siti web e social network».
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