Il lusso a Milano soffre per la mancanza di prodotto di altissima qualità. Un trend che sta interessando tutto il mercato immobiliare e che deriva dalla pesante frenata subita da sviluppo e costruzioni durante i lunghi anni della crisi immobiliare.
Il 14esimo Osservatorio di Tirelli & Partners sulle Residenze Esclusive milanesi registra però un segmento che si avvia verso una fase di stabilità.
“Nella seconda parte del 2017 il mercato milanese delle residenze esclusive consolida in positivo molti tra gli indicatori chiave” commenta Marco Tirelli. La domanda continua a essere sostenuta e l'indice di assorbimento si assesta al 15% solo a causa del persistente gap qualitativo tra le attese dei potenziali acquirenti e la qualità non sempre adeguata dell'offerta. “Milano è oggi straordinariamente attrattiva - continua Tirelli – nella fascia top (sopra i 3 milioni) la percentuale di acquirenti provenienti dall'estero (stranieri o italiani in rientro) si avvicina al 50%. Sono numeri semplicemente inimmaginabili rispetto al passato”.
I proprietari scendono a più miti consigli e capiscono che siamo comunque lontani dagli anni del boom con compravendite che sfioravano le 860mila unità. Oggi che ci avviciniamo lentamente alle 600mila, livello che secondo gli esperti rappresenta un mercato in salute, bisogna essere anche ragionevoli nelle richieste. Per questo motivo i prezzi medi richiesti calano dell'1% nel secondo semestre 2017, attestandosi su base annua allo stesso livello del 2016, “ma la dinamica è molto polarizzata tra prezzi medi massimi (le case più costose, nel primo quartile) che segnano un +1,4% e prezzi medi minimi (i valori delle case dell'ultimo quartile) che scendono del 2,5%. In un solo semestre la forbice relativa tra i prezzi medi del nuovo e quelli dell'usato è cresciuta addirittura del 20%” recita una nota della società.
Si abbassano nel frattempo gli sconti medi praticati dai proprietari, che arrivano però a “punte massime sfiorano ancora il 25% per quegli immobili che vengono “smaltiti” dai proprietari dopo una lunga permanenza sul mercato” dicono ancora dalla società.
I tempi medi di vendita scendono sotto i 16 mesi, un valore pari alla metà di quello registrato nel 2015, ma restano comunque elevati rispetto al resto del mercato.
Le transazioni più importanti del periodo sono avvenute in Quadrilatero, Magenta e Venezia- Duse. Il valore complessivo delle tre transazioni più importanti è di oltre 19 milioni. Tra gli acquirenti anche nomi stranieri. Il prezzo medio complessivo più elevato si trova nella zona Venezia-Duse a quota 2.724.694, subito dopo si trova il Quadrilatero a circa 2,6 milioni.
I prezzi medi al metro quadrato vanno in media dagli 11.600 euro della zona Brera-Garibaldi ai 17.700 euro del Quadrilatero.
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