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Outdoor, più «privacy» nell’arredo di design per giardini e terrazze

B&B Italia, poltrone e divano collezione Bay, pouf Tabour outdoor. Tutto design Doshi Levien
B&B Italia, poltrone e divano collezione Bay, pouf Tabour outdoor. Tutto design Doshi Levien

Uscire allo scoperto, ma con prudenza, assicurandosi un nido in cui poter trovare rifugio. I nuovi mobili per outdoor cercano “l’effetto cocoon”, grazie a intrecci e forme avvolgenti.

Un riparo sicuro lo offrono le nuove sedute superaccoglienti che per B&B Italia ha progettato lo studio Doshi Levien. La nuova collezione di sedute da esterno Bay ha schienali alti realizzati in fibra di polipropilene, con un doppio intreccio tortora o antracite che, grazie a tasche d’aria, crea trasparenza e leggerezza. Fanno parte della famiglia un divano in due dimensioni, una poltrona e, per chi cerca ancor più protezione, una poltrona con schienale alto.
Le sedute Bay si possono abbinare all’altro progetto outdoor di Doshi Levien per B&B: i pouf di forma ovale o quadrata Tabour, rivestiti da tessuti tesi sulla struttura imbottita tramite una sorta di bottone oversize, di fatto un vassoio verniciato da utilizzare come punto d’appoggio.

Lo stile minimalista di Piero Lissoni si concede una digressione sensuale e morbida con la collezione Sophia-L per il brand americano Janus et Cie: 18 pezzi, tra lettini, sedute, poltrone, tavoli e tavolini progettati per consentire una perfetta modularità. Il nome, spiega ironico Lissoni, è un omaggio a Sohia Loren: «Tutte le sedute hanno un lato b molto evidente. Dovendo intrecciare questa particolare fibra senza creare difetti abbiamo dovuto esagerare le curve. Pensando alla collezione avevo in mente l’estate a Capri degli anni 60. Volevo riproporre quella dolcevita elegante, che oggi non c’è più».

Anche i colori e i materiali rispondono all’esigenza di ritrovare un’eleganza non urlata: teak naturale e driftwood per tavoli e tavolini e corda in poliolefina intrecciata a mano greige per le sedute. La citazione degli anni 60 ritorna anche da Kartell, che al Salone del Mobile appena concluso ha presentato Sun Tan Collection, un’intera linea di mobili da piscina firmata da Philippe Starck di chiara ispirazione rétro, con sedute e lettini leggeri, impilabili e funzionali, proposti in diverse varianti di colori, dal verde prato all’arancio e al giallo e con rivestimenti che spaziano dalle maxi righe da spiaggia a una stampa floreale.

Chi sul colore ha puntato decisamente è Unopiù, che quest’anno festeggia i 40 anni di vita e presenta una nuova versione a tinte forti della poltroncine Capri. Blu, celeste, giallo, prugna, rosso, verde, grigio scuro regalano un carattere deciso alla seduta in corda poliolefina intrecciata a mano a cui si possono abbinare i cuscini in 30 diverse varianti.

Dopo anni di colori saturi, Paola Lentiquest’anno sorprende con una collezione che presenta anche letinte pastello. «Si cambia e per me è il momento di proporre colori più sobri, anche se la nostra caratteristica è proprio quella di avere una palette di tinte talmente ampia che ognuno può trovare la soluzione adeguata alla propria personalità e trasformare ogni nostro prodotto in un pezzo unico». Hanno la freschezza cromatica della primavera i pouf Spring, disegnati per Paola Lenti dalla stilista catanese Marella Ferrera, che porta nell’outdoor i dettagli preziosi della moda. La struttura interna è costituita da poliuretano e sfere di polistirolo e i pouf sono rivestiti in tessuto Kimia ricamato a mano con diversi decori che s’ispirano agli elementi della natura e sono realizzati con corde piatte in filato Rope tinta unita o bicolore. Questi pezzi, quasi evanescenti, possono essere abbinati a tappeti per esterno prodotti con gli stessi materiali.

Un bosco di betulle è la suggestione da cui sono, invece, partiti i GamFratesi alla loro prima esperienza con l’outdoor. Per Dedon hanno progettato la sedia AIIR, risultato di tre anni di lavoro e di ricerca. «Un parto lungo – raccontano – una geometria molto semplice che ha richiesto una tecnologia avanzata. Volevamo che le fessure dello schienale fossero il più sottile possibile, per dare un'idea di leggerezza, quasi di trasparenza, che richiamasse la corda tanto usata da Dedon». Anche i colori scelti, nelle due versioni con o senza braccioli, rimandano ai colori del bosco e della terra.

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