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In Sardegna più facile pagare la tassa di soggiorno con Airbnb

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In Sardegna più facile pagare la tassa di soggiorno con Airbnb

Afp
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Svolta digitale per la riscossione della tassa di soggiorno in cinque comuni sardi che in virtù di un accordo con Airbnb avviano un processo di semplificazione contrasto al sommerso. Punto di partenza l'intesa raggiunta tra le amministrazioni comunali (per il momento sono cinque ma se ne aggiungerà una sesta) e la piattaforma internazionale. Un accordo che, seppure suscitando malumori e dissenso tra Federalberghi, ha l'obiettivo semplificare le procedure evitando passaggi intermedi. Si tratta dei Comuni di Arzachena, Golfo Aranci, Olbia, Posada e Santa Teresa di Gallura, a cui si dovrà aggiungere, a breve, anche il Comune di Dorgali. Le amministrazioni comunali, in virtù dell'accordo, (il primo accordo collettivo tra più comuni e AirBnb) potranno riscuotere la tassa di soggiorno direttamente sulla piattaforma digitale.

Con l'applicazione dell'intesa i prezzi degli alloggi disponibili sul portale comprenderanno anche l'imposta che viene calcolata con una percentuale che oscilla tra il 3 e il 5 per cento, a seconda della tariffa stabilita dall'amministrazione, sul valore della prenotazione. Sarà compito di Airbnb riscuote al momento della prenotazione il tributo dovuto dagli host e versarlo ai Comuni. Nelle sei località lo scorso anno in Sardegna ci sono stati 25 mila annunci di ospitalità su Airbinb. Lo scorso anno, inoltre 290mila utenti Airbnb hanno visitato la Sardegna, 42mila di questi nei sei comuni che hanno sottoscritto l'accordo con una permanenza media di 6/6 notti a soggiorno. Ogni host ha guadagnato circa 2.700 euro.

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