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Quando la casa diventa un set cinematografico

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Quando la casa diventa un set cinematografico

Sul set di “Come un gatto in tangenziale”: un raffinato appartamento  romano descrive il vissuto borghese del protagonista interpretato da Antonio Albanese
Sul set di “Come un gatto in tangenziale”: un raffinato appartamento romano descrive il vissuto borghese del protagonista interpretato da Antonio Albanese

Alberto Sordi, Franca Valeri e la Torre Velasca: sono tre i protagonisti di una delle più brillanti commedie all’italiana di sempre. Era il 1959 e per raccontare l’Italia del boom Dino Risi sceglieva di girare “Il vedovo” in un appartamento dell’allora nuovissimo grattacielo milanese progettato dallo studio Bbpr. All’interno, l’arredamento presentava tutti i simboli della ricchezza alto borghese: dai divani capitonné alle applique dorate, ai vasi colmi di gladioli.

Quasi 60 anni dopo, nel 2017, la nuova Milano viene racconta da Francesca Archibugi nel film “Gli Sdraiati”. «La città è in ottima forma in questo momento – spiega Benedetto Habib, partner di Indiana Production –. Abbiamo voluto mostrarla cercando di individuare gli elementi iconograficamente più interessanti, come la casa di Giorgio Selva-Claudio Bisio, una delle ville di Porta Nuova sviluppate e gestite da Coima nell’ex area delle Varesine». «Il luogo, la strada, il palazzo raccontano molto dei personaggi e proprio per questo il location manager è fondamentale», prosegue Habib. Tendenzialmente questa figura professionale appartiene al territorio in cui si gira, l’importante è che sappia adattarsi al gusto e alla sensibilità dello scenografo e alle richieste del regista.

Tra i più esigenti c’è Paolo Sorrentino. Chi non vorrebbe sdraiarsi sull’amaca di Jep Gambardella, sospesa sul panorama più bello di Roma? La terrazza del giornalista interpretato da Toni Servillo, un attico di piazza del Colosseo, ha una vista da Oscar, che spazia dal vicinissimo Anfiteatro Flavio al Vittoriano. È la grande bellezza raccontata in qualche centinaio di metri quadrati. A firmare la scenografia, Stefania Cella, che quest’anno ha curato anche quella di “Loro 1 e 2”, sempre per la regia di Sorrentino. Il film in due parti, incentrato sulla figura di Silvio Berlusconi, è stato girato, oltre che a Roma, in Toscana, dove, all’Argentario Golf Hotel Resort di Porto Ercole, è stata ricostruita, con tanto di vulcano, un’ideale Villa Certosa. Dell’ex Cavaliere è anche una delle ville che fanno da sfondo alla reunion di Boldi e De Sica, “Amici come prima”, che sarà nelle sale a Natale. De Sica è direttore di un hotel di lusso che altro non è che villa Gernetto di Lesmo, oggi in vendita e per anni indicata come futura sede dell’Università del pensiero liberale. A Cassano d’Adda si trova invece la dimora di Boldi, Villa Borromeo, progettata dal Piermarini, che in passato ha avuto ospiti ben più prestigiosi, da Napoleone a Murat.

A lasciare il segno sul grande schermo, oltre all’architettura, è l’interior design. Basti pensare a “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese. L’attico dei Parioli in cui si svolge il film è arredato con poltrone anni Cinquanta e pezzi di design come la Nelson Bench e le sedie di Charles Eames, in gran parte provenienti da Scenography, negozio aperto a Roma da Federica Rizzo, moglie di Genovese, per dare una seconda vita a mobili e oggetti di scena.

Pezzi importanti anche per un’altra commedia di successo, “Come un gatto in tangenziale”. Il salto socioculturale tra il complesso popolare di Bastogi, dove abita Paola Cortellesi, e piazza Santa Caterina della Rota, dove si trova l’appartamento di Albanese, è reso perfettamente da quest’ultimo. Una collezione di nudi alle pareti, il Clay Table di Marteen Baas e le lampade Dioscuri di Artemide raccontano il personaggio ben più delle parole.

Ma l’interesse per le location italiane non è solo locale. Complice la nuova legge sul cinema, che promuove e agevola gli investimenti nelle produzioni cinematografiche e audiovisive, l’Italia è sempre più appetibile per le produzioni internazionali, a cominciare da quelle delle serie tv. Ecco che Amazon ha voluto ambientare la terza stagione di “Mozart in the Jungle” a Venezia, dove nel seicentesco Palazzo Albrizzi, nel sestiere di San Polo, ha casa La Fiamma, alias Monica Bellucci, mentre Netflix ha puntato su Modena e la Toscana per la seconda stagione di “Master of None”. Borgo Stomennano, a Monteriggioni, è stato scelto dallo stesso protagonista. «Aziz Ansari è stato nostro ospite per un matrimonio nel 2016», racconta la proprietaria, Luisa Lupi Grassi. «Si è innamorato del posto e, dopo due mesi, era già qui a girare». Italiane anche molte scene del finale di stagione di “Sense8”, ambientate tra Napoli e Pozzuoli, dove la location culto rimane però Palazzo Palladini, al secolo Villa Volpicelli, dimora turrita a Posillipo, dove s’intrecciano da oltre 5mila puntate le storie dei protagonisti di “Un posto al Sole”.

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