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Hotel, in Italia crescono le grandi catene (+6,4%)

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Hotel, in Italia crescono le grandi catene (+6,4%)

Crescono e si consolidano le catene alberghiere in Italia, specialmente nel segmento medio alto, grazie a una domanda turistica sempre sostenuta. Nel 2018 il numero di alberghi di catena (cioè appartenenti a gruppi con almeno 4 strutture) ha raggiunto quota 1.600 unità (+6,5% rispetto al 2017) per un totale di circa 172 mila camere (+4,7%), numeri che equivalgono al 4% sul totale degli alberghi e al 15,8% sul totale delle stanze. Attualmente i brand sono 240, 143 dei quali domestici, gli altri internazionali. È quanto emerge dalla sesta edizione del report “Hotels & Chains” della società di consulenza Horwath, presentato durante un evento di Confindustria Alberghi alla Bit di Milano.

Oggi l'offerta italiana è composta da 32.988 alberghi e oltre 1 milione di camere. Ma la domanda corre. «A livello mondiale, quest'anno toccheremo 1,4 miliardi di viaggiatori» ha detto Giorgio Palmucci, presidente di Confindustria Alberghi, alla sua prima uscita anche come neo presidente dell'Enit. «E la destinazione Italia è sempre la prima nel motore di ricerca di hotel di Google, a livello mondiale» ha testimoniato Furio Gianforme, Travel Industry Head di Google Italia. Dovrebbero arrivare anche gli investimenti, come confermato di recente da Cbre, che dopo gli 1,321 miliardi di euro del segmento hotel dell'anno scorso, prevede per il 2019 «forti volumi di crescita e investimenti da parte di investitori internazionali, comprese alcune grandi catene alberghiere».

Le catene stanno giocando un ruolo determinante nell'alzare il livello medio dell'offerta e, nel contempo, nel compattare un settore ancora polverizzato in moltissime strutture piccole, a carattere famigliare e gestione diretta. In Francia gli hotel di catena sono il 21% del totale, in Spagna arrivano al 33%. Da noi siamo indietro. «Ma la quota balza intorno al 50% nel segmento dei 4 e 5 stelle, proprio quello che cresce di più» ha detto Giorgio Ribaudo, project manager di Horwath. «Lo sviluppo futuro sarà orientato su alberghi 4 stelle. Secondo quanto già pianificato dagli operatori, entro il 2022 entreranno a far parte delle catene altri 120 hotel e 15.700 camere».

Tra i gruppi più attivi ci sarà Starhotels, che la ricerca di Howarth premia come numero uno in Italia in termini di fatturato. «Abbiamo chiuso il 2017 a 200 milioni e il consuntivo 2018 farà segnare una nuova crescita compresa tra il 4% e il 7%» ha detto il direttore generale, Enzo Casati. Il marchio fiorentino, tra 2018 e 2020, ha messo in campo 16 milioni di euro in lavori di ristrutturazione su varie strutture della categoria premium.

Nel primo trimestre 2020 è prevista una nuova apertura, da 200 camere, presso Fico Eataly World di Bologna. «Sempre nel 2020, in pieno centro di Milano, apriremo anche un luxury residence con vista sul Duomo. Una struttura importante, con dentro vere penthouse da 145 mq, pensate per intercettare la domanda crescente di ospitalità più vicina al residenziale». Tra i protagonisti c'è anche il Gruppo Una (e non Una Hotels come scritto in una versione precedente dell’articolo, ndr) che quest'anno riaprirà il Principi di Piemonte a Torino e nel 2020 un nuovo 4 stelle a Milano.

Fermento anche per Blu Hotels, catena bresciana che conta 30 strutture tra villaggi e hotel 4 o 5 stelle, che ha in campo 15 milioni di investimenti tra restyling e nuove aperture. Quest'anno spicca la riapertura del Blu Salento Village, dove Blue Hotels ha la gestione, mentre la proprietà dell'immobile è del Fondo Fit di Cdp Sgr (acquisita per 23 milioni). Proprio il fondo di Cassa depositi e prestiti, solo nel 2018 ha investito 150 milioni tra acquisti diretti di strutture, partecipazioni azionarie e opere di ristrutturazione. I resort controllati direttamente sono 6 al momento. «Ma la settima struttura è già nel mirino. Tutto è pronto per chiudere l'operazione» ha detto Alessandro Belli, a capo del settore Turismo-real estate di Cdp Sgr. Tra i marchi neonati spicca Lindbergh Hotels, nato da uno spin-off di Eden Viaggi, tour operator ceduto ad Alpitour. Il branda sarà sviluppato direttamente dal fondatore di Eden Nardo Filippetti, che ha voluto mantenere il controllo del comparto alberghiero.

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