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Servizio |norme e professioni

Agenti immobiliari, con la Legge Europea l’attività resta esclusiva ma apre ai servizi

Con tutta probabilità, l’agente immobiliare continuerà ad essere un’attività esclusiva e non potrà sovrapporsi né alla figura di lavoratore dipendente né a quella di libero professionista, come il geometra o l’ingegnere. Questo in sintesi è il risultato del voto di ieri alla Camera, che ha approvato il Disegno di legge Europea 2018, confermando la versione già passata a dicembre al Senato. Un esito che accoglie in pieno le richieste della Consulta delle associazioni di settore (Fiaip-Fimaa-Anama).

«Esprimiamo soddisfazione per un testo che esclude dall’esercizio della mediazione immobiliare i dipendenti di istituti bancari, finanziari, assicurativi, di enti pubblici o privati e le professioni intellettuali in situazioni di conflitto di interesse. Si tratta di una norma a favore della categoria e anche dei Consumatori», secondo Santino Taverna, presidente nazionale Fimaa. «Un passo in avanti importante per l’intera categoria, che grazie alla nuova legge potrà modernizzarsi e competere sul mercato con i grandi del web», dichiara Gian Battista Baccarini, presidente nazionale Fiaip.

Al centro c’è l'articolo 2 del provvedimento, che rivede le norme sulle incompatibilità degli agenti d’affari in mediazione, rispondendo a una richiesta di Bruxelles che giudica troppo ristretto l’accesso alla professione nel nostro mercato. La primissima versione del testo, a ottobre, prevedeva la totale apertura del settore, con la possibilità per qualsiasi lavoratore dipendente o iscritto a un ordine professionale di fare mediazione. Le associazioni di categoria hanno lavorato per ribaltare il passaggio, riuscendo a far approvare un emendamento più favorevole, che appunto vieta di essere al contempo agenti, professionisti contigui all’immobiliare e lavoratori dipendenti, specialmente delle banche (per rispondere allo sbarco degli istituti bancari nella commercializzazione di immobili).

Resta anche l’incompatibilità tra mediazione e attività di impresa, ma giocando sul filo delle parole la nuova versione del testo fa felici gli agenti. È vietato infatti l’incrocio tra mediazione immobiliare e attività imprenditoriale «di produzione, vendita, rappresentanza o promozione dei beni afferenti allo stesso settore merceologico». Però, a differenza del testo iniziale, non viene più citata la fornitura di “servizi” dello stesso settore, che quindi si ritengono ammessi. In altre parole, una Srl non potrà assommare nella stessa ragione sociale la costruzione e la promozione di immobili, insieme all'attività di mediazione d'affari. Ma possono essere accorpati numerosi servizi, come amministrazione, gestione della locazione, pulizia, home staging, accoglienza ospiti e tutto quanto non specificato dal testo.
Ecco perché la Fiaip, nel commentare l'approvazione, spiega che «la caduta delle incompatibilità permetterà la nascita di agenzie immobiliari multiservizi che potranno così soddisfare tutte le esigenze di chi intende comprare, vendere e affittare casa».

Queste novità non sono però ancora legge. La legge Europea 2018, in virtù di alcune modifiche subite a Montecitorio, deve tornare al Senato per l'ok definitivo prima di entrare in vigore. Ma la parte relativa agli agenti è rimasta la stessa quindi dovrebbero essere escluse sorprese.

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