Aggiudicato il concorso per gli scali Farini e San Cristoforo promosso da FS Sistemi Urbani e Coima sgr. La giuria presieduta da Dominique Perraut ha scelto il vincitore: Oma e Laboratorio Permanente con un team multidisciplinare composto da Philippe Rahm architects, specialisti in architettura meteorologica, i paesaggisti di Vogt Landscape Architects, l'esperto in politiche urbane Ezio Micelli, l'associazione culturale Temporiuso e le società Arcadis e Net Engineering esperte in temi di sostenibilità e trasporti.
Una squadra complessa con la proposta denominata “Agenti Climatici” si è aggiudicata l'iniziativa. “Siamo partiti dalla considerazione dei cambiamenti climatici a scala planetaria. E per gli ex scali – racconta Ippolito Pestellini Laparelli, uno dei nove partner di Oma – abbiamo pensato ad un progetto di un parco che si ricava all'interno dell'area, aperto alla città e all'area metropolitana che corre lungo i binari. Guardando allo sviluppo della città nel tempo, consideriamo momenti di investimento e altri che avanzano per piccole parti, facendo tesoro di diversi di modelli economici e traguardando alla Milano del 2030”.
Il progetto vincitore propone due nuovi dispositivi ambientali: uno verde (un grande bosco lineare presso scalo Farini in grado di raffreddare i venti caldi provenienti da sud-ovest e di depurare l'aria dalle particelle più tossiche); l'altro blu (un lungo sistema lineare a San Cristoforo per la depurazione delle acque, che definisce un paesaggio per realtà umane e non-umane). “Il progetto è rispettoso della storia urbana della città con vie, piazze, giardini, parchi e introduce grande flessibilità e diversità di utilizzo per la popolazione. È una strategia di sviluppo urbano per poter vivere e lavorare nel nuovo quartiere di Farini e muoversi con spostamenti ciclabili pedonali dolci – dichiara il Presidente della Giuria Dominique Perrault - Il progetto propone di costruire un quartiere con un grande parco lineare da Porta Nuova verso ovest, area Expo”.
I criteri della scelta? “Lo scalo Farini insiste in una città esistente e deve riabilitare l'edificazione attuale. Flessibilità, durabilità, usi differenziati, inclusività – ha spiegato Perrault – sono gli elementi qualificanti la proposta vincitrice, come richiesto dal bando. Importanza alla connessione tra natura e infrastruttura e la possibilità di integrare diversi usi è stata un valore aggiunto”.
“Da oggi abbiamo finalmente un'immagine di come si svilupperanno le aree dello Scalo Farini, dove arriveranno il terzo parco più grande di Milano, almeno 1000 alloggi in housing sociale e l'Accademia di Brera, e dell'oasi naturalistica di San Cristoforo- dichiara l'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran -. Ora, come previsto nell'Accordo di Programma, si apre una fase di consultazione pubblica cui i cittadini potranno partecipare per aiutarci a definire possibili implementazioni. Già per la prossima settimana abbiamo fissato un incontro pubblico, a maggio faremo i tavoli di lavoro operativi con l'obiettivo di rendere il futuro dei due scali il più condiviso possibile. E tra un mese, nell'ambito di Reinventing Cities, è già ora di scoprire il progetto che verrà sviluppato sullo scalo di Greco”. Un cammino per tappe, verso Milano 2030.
“Le città si costruiscono su infrastrutture e servizi e con la firma dell'Accordo di Programma nel 2017 si porta a casa oggi un pezzo importante di questa trasformazione – ha sottolineato Carlo De Vito, Presidente di Sistemi Urbani –. A questo punto il masterplan selezionato dovrà integrarsi con il nuovo Piano di governo del territorio (PGT) del Comune di Milano che prevede, fra l'altro, la copertura dei binari della stazione Garibaldi per realizzare un continuum con l'intervento di Porta Nuova”.
Coima, proprietaria al 10% delle aree, ha co-partecipato per dare valore all'interesse generale del progetto. “Il sistema degli scali ferroviari composto da Garibaldi Repubblica, oggi rigenerato nel quartiere di Porta Nuova, e dallo scalo Valtellina-Farini rappresenta una tra le più importanti riqualificazioni urbane al mondo, paragonabile a Canary Wharf a Londra e alla Défense a Parigi”, ha evidenziato Manfredi Catella, Fondatore e Amministratore Delegato di COIMA SGR. “Siamo pronti ad avviare in collaborazione con Sistemi Urbani e il Comune di Milano lo sviluppo della prima fase dello scalo, che avrà il compito di unire Porta Nuova a Farini in un asse strategico della città che potrà continuare attraverso la Bovisa fino ad Arexpo”.
Il masterplan orientativo sarà sottoposto a una fase di consultazione pubblica e mercoledì 17 aprile sarà presentato alla città nel corso di un incontro aperto in Sala Alessi a Palazzo Marino e contestualmente, sul sito web scalimilano.vision, sarà aperta la fase di ascolto dei cittadini attraverso la compilazione di questionari. Successivamente, nella seconda metà di maggio, saranno organizzati tavoli di lavoro con i soggetti interessati per restituire il progetto finale alla città, implementato al meglio, entro luglio di quest'anno. “Il processo quindi non è finito – ha ribadito il coordinatore del concorso Leopoldo Freyrie - e seguirà un percorso partecipato, con i commenti delle istituzioni, a valle di una rapida fase di discussione si arriverà alla definizione del masterplan”.
Il progetto Agenti Climatici è stato scelto tra i cinque team finalisti: BAUKUH (Italia), OMA (Paesi Bassi), ARUP (Italia), GRIMSHAW (Inghilterra) e Kengo Kuma and Associates Europe (Francia).
© Riproduzione riservata