Arriva l’agenzia, senza mandato in esclusiva, che ripaga il venditore. È questa l’offerta, basata su risparmio e massima libertà, di SkyCasa.it, start up immobiliare che sta iniziando a promuoversi sul mercato. E che fa fare un altro passo in avanti all’ondata di proptech nel settore immobiliare.
È stata fondata da due agenti cagliaritani: Andrea Anedda, già fondatore di BeHouse (rete di consulenti) e di Michele Schirru, attivo in Italia ma con alle spalle un’esperienza di sei anni in Gran Bretagna. «Proprio in quegli anni ho potuto vedere che il futuro è nelle agenzie digitali, l’agenzia fisica su strada è destinata a sparire», dice a Casa24. Come per le altre startup del genere, il fulcro del servizio sta nello sbrigare le pratiche da remoto, per mezzo di una app: dalla gestione del foglio visite, fino alla stesura del preliminare, tutto può essere effettuato a distanza, eventualmente con l’uso della firma digitale.
La particolarità di SkyCasa.it è che si propone come un ibrido tra intermediario e semplice società di servizi. «Il venditore che vuole sfruttare i nostri canali ha due strade: caricare da solo sul portale le fotografie e la descrizione della casa, comprensiva di misura commerciale. Oppure, se vuole che ce ne occupiamo noi, scegliere un pacchetto foto più planimetria che costa 249 euro ed è fornito da Idealista. In entrambi i casi, prima della pubblicazione, il nostro team da remoto valuta la congruenza degli elementi, non prima di aver verificato la titolarità dell’immobile e la visura catastale. A quel punto l’annuncio viene pubblicato sui principali portali del settore – spiega Schirru –. Il venditore, però, firma solo un modulo di adesione, non un mandato a vendere in esclusiva. In altre parole, se tramite canali propri riesce a vendere la casa a un altro privato, noi non chiediamo nulla. Mentre se il foglio visite testimonia che l’acquirente è stato recuperato grazie ai nostri annunci, allora diventiamo a tutti gli effetti intermediario».
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E qui c’è la seconda particolarità. Mentre l’acquirente paga una commissione pari al 3%, al venditore viene addirittura restituito l’1% del prezzo finale, fino a un massimo di 4.998 euro. «Certo questo erode i margini. Ma andiamo a caccia dei venditori concentrandoci sulle prime dieci città italiane come volumi di compravendita. E non avendo i costi fissi di un negozio fisico, possiamo ugualmente restare in utile – conclude il fondatore di SkyCasa, che auspica di destare l’attenzione dei fondi –. Al contrario di altri concorrenti di questo segmento, per ora non abbiamo alcun socio di capitale forte. Per questo, nei prossimi mesi, ci limiteremo a campagne pubblicitarie sui principali canali on line per farci conoscere».
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