Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 03 marzo 2011 alle ore 08:47.
L'ultima modifica è del 03 marzo 2011 alle ore 06:40.
In mancanza di una strategia americana, purtroppo, la probabilità che si realizzi lo scenario peggiore prende piede sempre più, di giorno in giorno. Mi riferisco a uno scenario del tipo di quelli che si videro al potere al termine delle rivoluzioni in Francia, Russia e Cina. In un primo tempo le rivoluzioni in Africa del Nord e in Medio Oriente potrebbero diventare molto più violente, con un bilancio di morti nell'ordine delle decine o anche centinaia di migliaia. In seguito, potrebbero innescare una guerra aperta e conclamata, che provocherebbe milioni di morti. Il peggio in assoluto sarebbe se da una guerra di questo tipo emergesse un nemico tanto spaventoso quanto la Francia di Napoleone, l'Unione Sovietica di Stalin o la Cina di Mao.
Sì, gli americani amano le rivoluzioni, ma dovrebbero attenersi ad amare le proprie.
(Traduzione di Anna Bissanti)
Permalink
Ultimi di sezione
-
Italia
Agenzia delle Entrate sotto scacco, rischio «default fiscale»
-
L'ANALISI / EUROPA
L'Unione non deve essere solo un contenitore ma soggetto politico
Montesquieu
-
NO A GREXIT
L’Europa eviti il suicidio collettivo
-
Il ministro dell'Economia
Padoan: lavoreremo alla ripresa del dialogo, conta l’economia reale
-
LO SCENARIO
Subito un prestito ponte
-
gli economisti
Sachs: la mia soluzione per la Grecia