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Questo articolo è stato pubblicato il 01 febbraio 2012 alle ore 07:53.
L'ultima modifica è del 01 febbraio 2012 alle ore 06:41.

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Da dire, e molto, ne ha il consigliere di "Costruire democrazia" Massimo Romano, che in 22 mesi ha presentato 52 esposti alle autorità giudiziarie, al ritmo di uno ogni dodici giorni, con i quali denuncia i presunti affari illegittimi deliberati dalla Giunta piegata ai voleri di Iorio. L'ultimo dossier è stato spedito in Procura il 29 giugno 2011: 57 pagine, più allegati, sulla gestione oscura e clientelare dei soldi pubblici nei comparti agroalimentari, meccanico, nautico, immobiliare, informatico, culturale, formazione, informazione, energia e infine tessile, nel quale, secondo Romano, i fratelli Remo e Tonino Perna con le imprese Gtr e Ittierre hanno monopolizzato le risorse. Tonino Perna è stato arrestato il 9 gennaio nell'ambito di una inchiesta sul fallimento di It Holding e su un buco di oltre 60 milioni ma è stato rilasciato il 26 gennaio dal Tribunale del riesame di Campobasso.

Finora Romano ha avuto una sola risposta dalla Procura di Campobasso che ha archiviato la denuncia sull'affitto a 16mila euro al mese di una sede per l'ufficio del Commissariato regionale della sanità, a fronte di un immobile libero di proprietà della Regione. Romano si è opposto all'archiviazione che sarebbe fondata su una "dimenticanza" nell'informativa della Guardia di finanza. «Non dimentichiamo – ricorda Romano – che in seduta consiliare, il 2 marzo 2010, rivolgendosi a me, Iorio disse che per quanto lo riguardava non sarebbe mai successo nulla e che lo stesso giorno il comandante della Guardia di finanza gli raccomandava di conservare il Molise così com'è».
Del resto il partito trasversale degli affari qui non ha colore politico, denuncia Italo Di Sabato, dal '95 al 2006 consigliere per Rifondazione comunista. «Un bel giorno del 2008 – ricorda – Iorio mi chiamò per avvisarmi dell'invio di una bozza di delibera con la quale mi nominava esperto della Regione per il servizio idrico integrato. Io stesso avrei dovuto mettere la cifra per l'incarico.

Rifiutai ma quanti avranno accettato? Si figuri che il Pd alle ultime elezioni si è presentato con una lista incompleta e con tre candidati che hanno preso zero voti. La loro lista era fatta ad uso e consumo dei consiglieri uscenti che non potevano perdere la poltrona».
Accuse false e tendenziose, sicuramente, che però non schiodano di un millimetro Romano e le sue denunce contro i conti di una Regione che ha un bilancio di 1,7 miliardi. Il 16 gennaio il Consiglio regionale ha approvato il rendiconto regionale per l'esercizio finanziario 2010 contro il quale buona parte della minoranza ha votato contro. Quel giorno, infatti, non furono depositati i bilanci delle partecipate che in Molise sono sei a partecipazione totalitaria, dodici a partecipazione indiretta anche attraverso Finmolise, alle quali si aggiungono tre fra Fondazioni e organismi interregionali e che dipendono quasi esclusivamente dai fondi regionali.

Romano sul suo sito ha parlato di «voragine occulta». Le partecipate secondo ampi strati dell'opposizione sfuggono al controllo del consiglio nonostante siano loro a svolgere le più importanti operazioni di finanza pubblica e di politica economica. «Parliamo di strutture che costano milioni di soldi pubblici – dichiara Romano – di organismi che gestiscono appalti milionari e di società che impiegano centinaia di lavoratori. Parliamo, in molti casi, di società che dalla sera alla mattina hanno dichiarato fallimento, nonostante fossero compartecipate da milioni di soldi regionali, erogati direttamente o indirettamente dalla Giunta. Geomeccanica, su cui la Regione aveva investito 6 milioni tramite Finmolise, è fallita in 24 ore gettando sul lastrico decine di lavoratori. Ltm, la società della nave fantasma del porto di Termoli, costata ai contribuenti 10 milioni, è stata posta in liquidazione e non effettua più il servizio. Anche Campitello Matese, società consortile nata per il rilancio turistico delle stazioni sciistiche di Campitello e Capracotta, è stata messa in liquidazione.

Del bilancio di Molise Acque non c'è traccia. Come di quello dell'Arpa. Geosat, il consorzio per le tecnologie geospaziali costato ai contribuenti milioni, è sparito improvvisamente dall'elenco delle società. È stato rapito dagli extraterrestri? E i soldi pubblici che fine hanno fatto? Dimenticanza o qualcuno ha nottetempo provveduto a farla sparire?».
Vitagliano risponde: «I bilanci sono pubblici e si trovano facilmente anche in Rete. Questa sinistra è la stessa sinistra marziana che ha partecipato alla stratificazione, negli ultimi venti anni, delle partecipate?».
e, di fronte a queste polemiche galattiche, i veri extraterrestri fossero i lussemburghesi?

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