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Questo articolo è stato pubblicato il 08 marzo 2012 alle ore 09:18.
L'ultima modifica è del 08 marzo 2012 alle ore 09:18.

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Aiutare la meritocrazia
Sono un ragazzo iscritto al primo anno di Giurisprudenza all'Università Bocconi. Noto che molti ragazzi vivono dimenticando i problemi che li circondano, non hanno la minima idea di cosa significhi partecipare a un mondo meritocratico, abituati ad avere tutto con poco impegno per meritarsi le fortune che hanno. Mai nessuno aveva proposto un Manifesto come quello del Sole 24 Ore, grazie al quale sono sicuro che molti ragazzi come me avranno trovato incentivi per non lasciare nulla al caso, per ritrovare quella voglia di sapere ma soprattutto di meritarsi quello che si ha.
Armando Tardini

La forza di tutti per l'arte
Sono un pensionato ex operaio metalmeccanico. Mi sono sempre occupato di arte a vari livelli. Nel 2002 nella nostra parrocchia di Caselle Torinese abbiamo costituito un gruppo di volontari (operai, impiegati, pensionati) che si occupasse della chiesa settecentesca sede della Confraternita di Santa Croce dei Battuti. Abbiamo garantito, e garantiamo, l'apertura quotidiana della chiesa, abbiamo smaltito tonnellate di immondizia, abbiamo promosso il restauro di quattro pale d'altare trovando le risorse finanziarie. Abbiamo effettuato vari lavori alle parti architettoniche e il recupero di un organo del Settecento (con fondi di Fondazione San Paolo, Regione Piemonte, Fondazione CRT e Sagat); promuoviamo iniziative culturali e musicali.
Vittorio Mosca
Caselle Torinese (To)


Un popolo e la sua civiltà
La cultura è percepita come una sovrastruttura, un costo, un lusso che non ci potremmo più permettere. Questo è l'errore: non considerarla come parte di un popolo, di una nazione, da quando nasciamo a quando moriamo. La cultura non è una digressione, non attira la gente perché oggi vuole solo gadget ed entertainment, nel più totale disimpegno e pigrizia mentale. La cultura crea opportunità e lavoro. Occorre spiegare bene che cos'è e che non si tratta di un corpo estraneo, ma fa parte della civiltà di un popolo. E un popolo senza civiltà, non può progredire, anche se ha il bilancio in pareggio.

Francesco Ascoli

Promotore del museo della scrittura
Abbiategrasso (Mi)

Quello spread di conoscenza che va colmato
Ho letto con grande piacere l'appello lanciato lo scorso 19 febbraio dal Domenicale del Sole 24 Ore, affinché il governo metta la cultura al centro della propria azione e la consideri il volano del rilancio economico italiano. Intendo quindi aderire con entusiasmo al Manifesto da Voi promosso, che corrisponde pienamente alla mia profonda convinzione secondo cui la cultura rappresenta il principale asset del nostro Paese, “l'energia pulita” come io la definisco, in grado di riavviare il motore del Paese, facendolo uscire dalle secche della crisi.

Emmanuele F.M. Emanuele
Presidente della Fondazione Roma
Presidente Azienda Speciale Palaexpo

Cultura, la mia compagna di vita
Anche io penso che la cultura sia indispensabile alla vita e al progresso di ogni individuo e di ogni nazione, Io ho imparato a leggere e scrivere a quattro anni ed ora che ne ho 84 continuo a leggere e studiare tutti i giorni e ad interessarmi di arte e di scienza, sempre curioso di saperne di più.
Manlio Manna

L'adesione del rettore
Aderisco convintamente all'appello per la cultura e per lo sviluppo lanciato dal Sole 24 Ore.
Giuseppe Zaccaria
Rettore dell'Università di Padova

Svolta per l'innovazione
Occupandomi professionalmente di storia e di musei da molti anni, sono felice di questa svolta culturale che mi sembra importante in quanto possiede le caratteristiche di novità e innovazione che possono indurre risultati virtuosi in un settore strategico per l'Italia.
Giulio Massobrio

Là dove c'era la Library
L'immagine simbolo scelta dal Sole 24 Ore è fantastica. È la foto della Holland Park Library di Londra a seguito dei bombardamenti del 1940. I personaggi si comportano come se si trovassero in un giorno qualsiasi all'interno di una delle tante librerie londinesi, niente li può distrarre da questo rapporto magico con i libri, niente può offuscare il gusto della conoscenza. Insomma: dai libri la vita riparte; lì c'è la salvezza. Anche, e soprattutto, nei periodi difficili e oscuri. La vita va avanti. Oggi, dove c'era la Holland Library ,c'è un meraviglioso parco pubblico, Holland Park, dove ho fatto jogging nei lontani anni Novanta del secolo scorso.

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