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Questo articolo è stato pubblicato il 21 aprile 2012 alle ore 08:19.
L'ultima modifica è del 21 aprile 2012 alle ore 09:40.

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Questa asimmetria del rapporto famiglia-lavoro deve essere superata. Il focus va posto sulla relazione tra questi due ambiti e non sul singolo adulto che, come un giocoliere, con duttilità e coraggio, li combina passando con disinvoltura attraverso i legami leggeri della cosiddetta società liquida. Non si tratta solo di proteggere alcune categorie, fossero anche le madri, ma di rendere compatibile la vita delle famiglie con il mondo del lavoro. Ciascuna famiglia è un complesso sistema intergenerazionale, un piccolo mondo sostenuto e innervato da legami carichi di senso ed esigenze assai concrete. Chiede un sostegno alla libertà di scelta che ha bisogno di sempre nuovi flessibili equilibri. Per produrre quel "capitale sociale" così necessario la famiglia chiede di essere messa in condizione di esercitare al meglio le proprie responsabilità affettive, lavorative, sociali e civiche.

Bene le pari opportunità, bene generare più occupazione e lavoro, ma se tutto questo non è all'interno di un orizzonte più ampio teso al ben-essere della famiglia e al sostegno del suo compito generativo-educativo e di cura intergenerazionale, si tradurrà inevitabilmente in un mal-essere sociale.

I due capisaldi della dottrina Sociale della Chiesa, sussidiarietà e solidarietà, sono chiavi preziose anche per interpretare la relazione famiglia-lavoro. In questa linea è auspicabile "una rinnovata teologia del lavoro che porrà in luce e approfondirà il significato del lavoro nella vita cristiana e determinerà il fondamentale legame che esiste tra il lavoro e la famiglia e, di conseguenza, il significato originale e insostituibile del lavoro della casa e dell'educazione dei figli" (Familiaris Consortio n. 23 e Laborem Exercens n. 19). È quindi necessario ripensare la conciliazione famiglia-lavoro come un decisivo compito sociale, che interpella e valorizza una pluralità di attori (stato, mercato, privato sociale e famiglie), riconoscendo il contributo di ciascuno nel delicato compito di equilibrare i tempi della vita quotidiana.

CON IL SOLE DI MARTEDÌ
Joseph Ratzinger Teologo e pontefice
(a cura di Lucetta Scaraffia e Gian Maria Vian, con un dialogo su fede e laicità tra G.Ferrara e A.Massarenti)
Martedì 24 aprile in edicola con Il Sole 24 Ore, i lettori riceveranno in omaggio il volume Joseph Ratzinger – Teologo e pontefice. Il libro, realizzato dal Gruppo 24 Ore e dall'Osservatore Romano, è dedicato alle opere e alla biografia del Papa ed è a cura di Lucetta Scaraffia e Gian Maria Vian, con un dialogo su fede e laicità tra Giuliano Ferrara e Armando Massarenti. L'iniziativa celebra l'85° compleanno di Benedetto XVI e i suoi sette anni di pontificato.

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