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Questo articolo è stato pubblicato il 18 luglio 2012 alle ore 08:33.

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'alternativa sarebbe, forse, stata un' altra nazionalizzazione.
Il pasticciaccio, dunque, sfiora Threadneedle street, ma sarà il prosieguo dell'indagine a stabilire l'eventuale grado di responsabilità. Altre sette banche sono scrutinate, ci sono centinaia di e mail che proverebbero analoghi comportamenti e che presto saranno rese note. Se anche in quel caso dovesse emergere un'intesa troppo cordiale, lo scenario muterebbe radicalmente. Di certo per ora si può solo dire che il Libor così come lo conosciamo sparirà presto. Bernanke ha già tracciato il profilo di metodi alternativi e tanto basta, crediamo, per considerarlo l'epitaffio sulla tomba di un tasso da dimenticare.

GLI ULTIMI SCANDALI FINANZIARI
IL LIBOR MANIPOLATO - Ceo e presidente dimissionari
Barclays, la seconda banca inglese, ha dovuto ammettere che i propri manager hanno falsato e manipolato il tasso di riferimento Libor dal 2005 al 2009. L'istituto ha concordato il pagamento di una multa di 450 milioni di dollari. Ma lo scandalo ha costretto alle dimissioni il management del gruppo: prima è stata la volta di Marcus Angius, presidente del gruppo, poi è arrivato il turno del Ceo Bob Diamond, che aveva ammesso in Parlamento i comportamenti fraudolenti dei trader.

LE SCOMMESSE AZZARDATE - Perdite reali ancora da definire
«Uno scossone che ha sconvolto Jp Morgan Chase dalle fondamenta». Così il Ceo Jamie Dimon ha definito l'entità delle perdite sulle attività di trading del più importante istituto di credito Usa causate da scommesse sbagliate sui derivati: 5,8 miliardi di dollari fino alla scorsa settimana, una cifra che tuttavia salirà ancora nei prossimi mesi. E pensare che, all'inizio, la stima, già ritenuta importante, si fermava a 2 miliardi di dollari.

SOLDI SPORCHI - Transazioni sotto traccia
L'ultimo scandalo finanziario in ordine di tempo riguarda il colosso bancario britannico Hsbc, che è stato accusato dal Senato americano di aver consentito, tra gli altri, a dei cartelli di narcotrafficanti di utilizzare la propria rete di filiali per riciclare denaro attraverso il sistema finanziario statunitense, e di aver ignorato i legami con il terrorismo di alcuni suoi clienti. Le accuse sono contenuti in un rapporto di 335 pagine pubblicato ieri dalle autorità di Washington.

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