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Questo articolo è stato pubblicato il 28 dicembre 2012 alle ore 07:20.

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Questo consiglio ha chiuso il bilancio 2011 dell'Arpa con poco più di 4 milioni di perdita, l'indice di indebitamento quasi raddoppiato dal 2009 (da 2,45 a 4,28), margini e risultato operativo in discesa, un costo del lavoro rispetto alla produzione del 51,6%, un costo del lavoro per dipendente di 45mila euro che fa da contraltare ai 23mila euro del valore della produzione per addetto.
Dinamiche economiche analoghe per la Gestione Trasporti Metropolitani spa (Gtm). Dall'ultimo bilancio depositato e relativo al 2011 emerge che il costo del lavoro per dipendente è in media di 42mila euro lordi annui: più del valore della produzione per dipendente (40mila euro) e dei ricavi aziendali per unità (39mila euro). La Gtm è controllata al 100% dalla Regione, conta all'incirca 390 addetti ed è "governata" da un cda di tre persone. Oltre a un direttore, Maxmilian Di Pasquale, che per anni ha gestito con alterne vicende il Centro turistico Gran Sasso. Il presidente, di Pescara, è Michele Russo (poco più di 46mila euro di stipendio annuo), voluto da Gianni Chiodi per cui ha organizzato la campagna elettorale (è proprietario, tra l'altro, di un'azienda di marketing e organizzazione eventi, la Mirius & Company, e di una srl attiva nella produzione cinematografica, Tvlowcost Italia). Russo, ben visto a destra e a sinistra, ha inanellato nella sua carriera una miriade di "poltrone": è stato amministratore delegato fino ad agosto 2001 (e poi consigliere fino al 2004) della compagnia aerea Airone dell'allora patron Carlo Toto che poi ha rilevato da Atlantia la maggioranza della Strada dei Parchi (A24 e A25). Un affare che ha attirato l'attenzione dei magistrati.

La vicepresidenza della Gtm è invece affidata a un imprenditore del settore tessile. Giacomo Marinucci (28mila euro di indennizzo annuo), infatti, oltre ad avere partecipazioni o incarichi in aziende di varia natura, controlla al 50% la Easy Move srl che commercia tessuti all'ingrosso. Anche lui di Pescara, è dato in quota Pdl. Più defilata appare la figura del consigliere Andrea Spagnuolo (23mila euro di indennità), 42 anni, di Chieti, ciellino. Dopo essersi occupato di un'agenzia di viaggi fino al 2009 (la Work in Flight) ed essere stato socio accomandatario prima e accomandante poi di una ditta di commercio al dettaglio di pane (la Aemme), figura in possesso di una quota (il 12%) di una srl di consulenza aziendale.
Numeri traballanti, infine, anche nella storia della Sangritana. Anzi della Ferrovia Adriatico Sangritana spa che l'ha incorporata. Quest'ultima, che ha chiuso il 2011 con 2,7 milioni di perdita, ha un consiglio di amministrazione composto da tre persone. Pasquale Di Nardo, classe 1960, è riuscito a diventare presidente della Ferrovia Adriatico Sangritana (oltre che amministratore unico della Sangritana) anche in questo caso per scelta di Chiodi che ha avuto la meglio pure rispetto alle resistenze della componente di ex An nel Pdl e di alcuni ex Forza Italia. Il suo indennizzo annuo lordo è di 56mila euro. Appassionato di golf (è socio dell'Adriatico Golf Club spa), di professione fa il politico (è un fedelissimo del senatore Filippo Piccone) dopo che la sua precedente attività tipolitografica è stata posta in liquidazione a seguito di un misterioso incendio che ha devastato la struttura di Lanciano.

La vicepresidenza della spa è stata toccata alla componente di ex An del Pdl. Gabriele D'Angelo da Castel Frentano è infatti considerato vicino alle posizioni del senatore chietese Fabrizio Di Stefano. D'Angelo di professione fa l'imprenditore. Controlla il 99% della "D'Angelo Antonio srl". L'attività? Gestione dei rifiuti. Tanto che in Abruzzo comincia a circolare il sospetto che sia stato scelto per "smaltire" la Ferrovia Adriatico Sangritana.
Infine il consigliere Maurizio Zaccardi, che in realtà è un molisano (di San Pietro Avellana). Assessore a Castel di Sangro ed ex coordinatore cittadino di Forza Italia, Zaccardi (24mila euro di compenso) ha, tra l'altro, un passato da titolare di ricevitoria del lotto (e giochi connessi) e di commerciante di pc e un presente da organizzatore di eventi sportivi attraverso la Manhattan srl che controlla al 70 per cento. Nel suo incarico nella spa pubblica ha seguito da vicino l'appalto da 10 milioni per la costruzione di una stazione a servizio di una ferrovia per il collegamento tra Castel di Sangro e Lanciano e al mare Adriatico. Linea però chiusa da ben nove anni.

Tirando le somme, appare chiaro che i propositi del 2006 sono tutt'altro che prossimi ad essere portati a compimento. E appare sempre più probabile che anche questa legislatura passerà senza che la riforma si sia tradotta dalla carta ai fatti. Fine anno è dietro l'angolo. Della rivoluzione - nel settore - annunciata oltre tre anni fa da Chiodi non si ha traccia. E nel 2013 bisognerà accontentarsi di capire a quale anno alludeva l'assessore Morra quando dichiarava: «La società unica nascerà entro l'anno».

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