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Questo articolo è stato pubblicato il 06 gennaio 2013 alle ore 14:12.
L'ultima modifica è del 06 gennaio 2013 alle ore 16:05.
A chi propone di portare a compimento il taglio delle province e offre come risultato la riduzione dei costi della politica va chiesto se in questo modo taglia anche il numero delle autorizzazioni e delle licenze che un cittadino deve ottenere per la stessa attività da ciascun livello di governo. Si vive anche di questo. A chi propone tagli ulteriori a ministeri ed enti locali, occorre chiedere se più tagli vorrà dire più tasse per pagare le stesse spese, oppure abbandono al degrado di servizi e infrastrutture, oppure se si pensa e come ad amministrazioni meno costose, ma efficienti. L'iscrizione a scuola online dimostra che è possibile (e - lo dico tra parentesi - non ce ne lamentiamo noi anziani, perché i genitori dei bambini di oggi sono tutti giovani ben addestrati all'uso del computer). E a proposito di giovani, vogliamo o no aumentarne il numero e aumentare così le energie a disposizione del nostro sviluppo, programmando con più intelligenza e meno diffidenza i flussi di immigrazione?
Per i prossimi due mesi imponiamo a tutti un'agenda su tracce del genere. Se ne gioveranno non poco la immediata credibilità e poi l'azione di chi ci dovrà governare.
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