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Questo articolo è stato pubblicato il 25 febbraio 2013 alle ore 09:50.

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Intanto, nell'orizzonte universitario s'intravedono gli outsider, come già accaduto in tutte le industrie immerse nella "realtà ibrida" in cui si mescolano ricerca e imprenditorialità (si legga "Hybrid Reality" di Ayesha e Parag Khanna). L'iPod di Apple ha messo nell'angolo il Walkman della Sony. Amazon è il più grande libraio del mondo; Google, la maggiore piattaforma pubblicitaria; iTunes, il più grande rivenditore di musica; Skype, la compagnia telefonica con il più alto tasso di crescita.
Tante le mutazioni universitarie in corso. È nota la reputazione delle università scozzesi, fonti di innovazione che vanno dalla televisione alla penicillina e alla clonazione. Rapportata alla popolazione, la Scozia, già "Mezzogiorno" della Gran Bretagna, è al terzo posto nella graduatoria mondiale della produzione e pubblicazione di ricerche scientifiche. Eppure, l'impegno maggiore del Governo scozzese è rivolto all'innovazione radicale dell'accademia per far nascere imprese dalla ricerca, promuovere gli imprenditori scientifici, creare nuovi mercati e posti di lavoro.

Daniel Epstein, un outsider dell'accademia, ha fondato a Boulder, nel Colorado, l'Unreasonable Institute, il cui motto è «Solo l'azione convalida la conoscenza teorica. La vita è troppo breve per non essere irragionevoli». L'istituto è dotato di navi che portano gli studenti in giro per il mondo. Approdando in tanti scali, i partecipanti interagiscono con le più disparate culture e trasformano la conoscenza in imprenditorialità. Incubate dalle università di Stanford e dal Massachusetts Institute of Technology, le videolezioni online di massa messe a punto da imprese come Coursera e Udacity mobilitano centinaia di migliaia di studenti da tutto il mondo. Il titolo di laurea rilasciato da un'università perde valore a vantaggio del credito che gli studenti ottengono dai più prestigiosi docenti internazionali che offrono i loro corsi online. Le fitte interazioni degli uni con gli altri estendono i confini delle menti, tanto da far emergere dall'imprenditorialità giovanile start up innovative senza frontiere.

Nel caso delle innovazioni dirompenti è la natura a fare salti. Comunità e paesi privi di telefonia fissa hanno saltato il fossato, passando a quella mobile. Abbiamo infrastrutture universitarie in parte vecchie o perfino obsolete. Migliorarle si può ancora. Non trascurando però il cambio di passo. Chiediamoci quale sarebbe lo scenario imprenditoriale del nostro Mezzogiorno se in quelle terre si coltivasse un ecosistema in cui le università rinnovate come in Scozia fossero in simbiosi tra loro, con uno o più "istituti dell'irragionevolezza" e con le reti internazionali di docenti e studenti online.

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