Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 17 novembre 2013 alle ore 14:40.
L'ultima modifica è del 17 novembre 2013 alle ore 14:45.

My24

Infine, a colpire tutti è la sobrietà di questo Papa: egli non solo non ha bisogno di grandi mezzi e di forme appariscenti, ma rifugge con convinzione da tutto ciò che sembra esaltare il potere secondo la logica di questo mondo, per privilegiare ciò che dice carità, prossimità e servizio. Se la decisione di vivere con altri a Santa Marta esprime per sua stessa ammissione il bisogno di fraternità condivisa, l'uso di auto semplici, di stili di comportamento "normali", mette in luce la sua volontà di essere sentito come uno di noi, un compagno di strada e un fratello in umanità. Ciò nulla toglie al suo ruolo di paternità universale, ma dà a questo un tocco di accessibilità e di familiarità, che lo rende vicino al cuore di tanti. Più in generale, il suo desiderio di una Chiesa povera e amica dei poveri non è solo voce della storia ecclesiale di un intero continente, quello Latino-americano, dove il bisogno di giustizia sociale e di liberazione integrale della persona umana è vasto e profondo, ma è anche invito a tutti i fedeli a seguire e imitare il Figlio di Dio fatto uomo, che da ricco che era ha scelto di essere povero per dare a tutti la ricchezza della sua condizione divina. Anche la sobrietà è insomma un linguaggio, una via per farsi prossimo a tutti e abbattere le distanze che così facilmente le nostre paure creano verso chi ha responsabilità così grandi. E riscoprire la sobrietà è riserva preziosa in un tempo di crisi e di difficoltà economiche per tanti. Papa Francesco ama essere il parroco del mondo, non per smania di originalità, ma per amore del suo popolo e in obbedienza allo stile di vita e di azione del Maestro e Signore cui ha consegnato il cuore e la vita, il Signore Gesù. Proprio così, ciò che fa e dice ha sapore di Vangelo e fa intuire il potere di trasformazione e di salvezza per tutti delle parole pronunciate e vissute in prima persona dal Nazareno: «Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio» (Luca 6,20).
Bruno Forte è Arcivescovo di Chieti-Vasto

Shopping24

Dai nostri archivi