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Questo articolo è stato pubblicato il 25 settembre 2014 alle ore 06:45.
L'ultima modifica è del 25 settembre 2014 alle ore 07:12.

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«Poco alla volta, anche le imprese italiane comprendono sempre più che la valorizzazione di ogni aspetto della identità individuale è un tassello indispensabile per una piena espressione del capitale umano. E, in un periodo segnato dalla crisi, il capitale umano rappresenta la maggior ricchezza per un'azienda». Ad affermarlo è Igor Suran, direttore generale di Parks - Liberi e Uguali, associazione non profit impegnata nel sostenere - e realizzare - le condizioni materiali e culturali che consentano una maggiore valorizzazione di ogni diversità all'interno delle aziende, unica associazione di aziende in Italia con focus specifico sull'orientamento sessuale e l'identità di genere. Suran ricorda come oggi l'elemento etico e quello economico siano intersecati: «Le politiche di inclusione producono efficienza e competitività. A dimostrarlo c'è la letteratura economica. Ma c'è anche la quotidianità».
La missione di Parks è aiutare le aziende a comprendere appieno e realizzare al massimo le potenzialita? di business legate allo sviluppo di strategie e buone pratiche rispettose della diversità.

Sono una ventina le aziende socie di Parks. «Molte sono consociate di multinazionali - osserva Suran - che, dunque, portano in Italia politiche e standard già esistenti all'estero. Anche le imprese italiane iniziano però a mettersi in gioco su questi temi e alcune eccellenze italiane sono tra i nostri soci». Per aiutare le aziende a misurare il loro percorso di inclusione GLBT, Parks elabora ogni anno Parks GLBT Diversity Index, un benchmark sulle pratiche e politiche di inclusione dei dipendenti gay, lesbiche, bisessuali e trans (GLBT). «Il primo dato - nota Suran - che emerge dal campione di aziende partecipanti all'Index 2014 è che sempre più imprese hanno una politica di non discriminazione delle persone GLBT. C'è ancora molto da fare, ma per fortuna non si parte da zero; un numero crescente di aziende estende i benefit (70%) e i permessi (56%) destinati al coniuge anche alle coppie dello stesso genere. E diverse aziende hanno esteso il congedo matrimoniale alle copie dello stesso sesso sposatesi regolarmente all'estero».

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