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Questo articolo è stato pubblicato il 10 aprile 2011 alle ore 08:21.

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Per ripercorrere la First Orbit si è potuto quindi usare la Stazione Spaziale che è ora fornita di una splendida cupola panoramica, opera dell'industria aerospaziale italiana. Italiano anche il direttore della fotografia: un efficiente, ma assolutamente invisibile, Paolo Nespoli. Le riprese sono state fatte scegliendo accuratamente l'orbita nella quale la ISS avrebbe sorvolato Baikonur al momento del lancio il 12 aprile 1961: una eventualità che si ripete ogni 6 settimane. Nel gennaio 2011, al momento giusto, Paolo Nespoli entra in azione e inizia e riprendere un'avventura lunga un'orbita, scandita dalle scarne conversazioni tra Gagarin e le stazioni di Terra, dagli annunci di radio Mosca e dalla musica di Philip Sheppard, che fa da sottofondo discreto.
Ci muoviamo a 8 km al secondo e l'immensità della Siberia ci passa davanti con apparente lentezza. Spesso tutto è coperto da nubi. A circa mezz'ora dal lancio il sole tramonta. Seguono una quarantina di minuti di buio con sprazzi di Luna, qualche visione delle stelle più brillanti, le nuvole sull'oceano Pacifico illuminate dalla Luna e tanto silenzio. I minuti sono lunghissimi, non succede nulla, forse lo spettatore si annoia un po'. Gagàrin accoglierà con gioia il ritorno del sole mentre sorvola l'Argentina, e anche noi godiamo di un'alba gloriosa.
Seguiranno l'oceano Atlantico e l'Africa, con l'arancione del Sahara e la striscia del Nilo, e poi il ritorno nell'atmosfera.
Yuri non si fiderà del sistema di atterraggio della sua capsula e preferirà lanciarsi col paracadute verso una fama planetaria, interrotta bruscamente da un incidente di volo nel 1968. La prima mondiale di First Orbit è prevista il 12 aprile, quando sarà offerto in streaming su Youtube. Il film è già disponibile sul sito www.firstorbit.org da dove è possibile scaricarlo gratuitamente sia per goderselo da soli, sia per organizzare visioni di gruppo. Su http://yurisnight.net/ ci sono i dettagli delle iniziative previste in Italia e nel mondo. L'avventura di Yuri è un'occasione per pensare a quanto ci ha dato lo spazio in questi 50 anni. Cosa ci riserverà il prossimo mezzo secolo? A quando la Terra da Marte?
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viaggio online Sul sito www.ilsole24ore.com un ritratto di Gagàrin dell'astronomo Leopoldo Benacchio, un excursus sulle imprese dello spazio, una
ricca fotogallery e una web guide tutta da cliccare.
Cominciate con: http://www.yurigagarin.it
che offre informazioni su 50 anni di leggenda e permette anche di curiosare negli
archivi storici dell'agenzia spaziale russa. Per una
biografia di Gagàrin: www.russianarchives.com/gallery/gagarin/index.html,
e per una breve storia dell'astronautica: www.astronautica.us/astro-
nautica_storia_main_b.htm. Per una storia della International Space Station: www.astronautica.us/astro-nautica_stazionespaziale.htm. Un video sulla partecipazione italiana ai voli umani lo si trova in: www.asi.it/it/multimedia/ videogallery/il_volo_umano_
spaziale_1.
Per vedere il lancio della Saius Gagarin 50, partita il 4 aprile scorso da Baikonur: www.universetoday.com/
84621/gagarin-launches-to-space-station/. Per sapere dove viene proiettato
il film First Orbit: yurisnight.net/
partylist/, ma se non
trovate niente di vicino, organizzate voi una notte di Yuri. Basta andare su: www.firstorbit.org, registrarsi e scaricare il film. E poi
visitate la mostra di Parigi: www.palais-decouverte.fr/index.php?id=2029.
Tutti questi siti, e altri
ancora, sono comunque raggruppati in: www.ilsole24ore.com

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