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Questo articolo è stato pubblicato il 13 aprile 2011 alle ore 19:18.
Tredici nuove composizioni per celebrare l'Italia
Questa triplice prospettiva lo ha guidato, afferma, «grazie al sostegno del Comitato per i festeggiamenti dei 150 anni dell'Unità d'Italia, a commissionare nuovi brani per celebrare con la musica l'amore per il nostro Paese a 13 compositori che verranno proposti al pubblico in prima esecuzione mondiale a Milano e a Torino». I sei compositori italiani che hanno accettato la sfida sono Salvatore Sciarrino, Fabio Vacchi, Fabio Nieder, Ivan Fedele, Francesco Antonioni e Matteo Franceschini. Li affiancheranno l'inglese Harrison Birtwistle, il francese Pascal Dusapin, l'americano Michael Daugherty, il giapponese Toshio Hosokawa, il cinese Guo Wenjing, l'olandese Louis Andriessen e l'estone Arvo Pärt.
Lo sguardo al passato e il recupero di quella musicalità italiana che, ovunque nel mondo, ha conquistato lo status di categoria dello spirito, è un altro cardine che ha ispirato il tributo a Claudio Monteverdi e che prevede, tra gli altri, l'esecuzione de «L'incoronazione di Poppea»: una vera e propria provocazione perchè, come spiega Restagno «ha il coraggio di indicare una precisa e definita identità culturale, musicale e italiana, tre secoli in anticipo rispetto all'unità politica». Un omaggio all'Italia arriverà anche dal maestro Yuri Temirkanov, alla guida dell'Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, che presenterà al pubblico le musiche dei grandi compositori russi. Per il ciclo «Dalla Russia con amore» al Festival approdano quattro grandi concerti di Čajkovskij, Rachmaninov, Prokof'ev e Stravinsky.
L'epopea risorgimentale viene celebrata anche con la riscoperta di tante musiche di quegli anni rimaste finora sconosciute. Accanto all'esecuzione di cori, inni e fanfare di epoca risorgimentale, verrà riproposta nella basilica di San Gaudenzio, a Novara, la Messa da Requiem per il re Carlo Alberto scritta da Carlo Coccia e in quella stessa chiesa eseguita nel 1849. Non manca, nel programma per i 150 anni, uno sguardo alla musica popolare e alle diversità linguistiche che caratterizzano il nostro Paese. Una preziosa anticipazione di questa parte del cartellone si presenta già il 14 aprile, con un grande concerto in Piazza della Scala a Milano, che vede sul palco otto gruppi provenienti da otto regioni italiane.
Musica e arte del Novecento
MiTo dedicherà un'intera giornata al rapporto tra musica e arte del Novecento, per valorizzare il bel museo milanese da poco inaugurato e che tanto successo sta avendo presso il pubblico. L'idea di Restagno è di organizzare «nel pomeriggio tanti punti musica all'interno del museo con vari solisti sparsi nelle sale e un ritrovo la sera all'Auditorim San Fedele per un concerto di Schoenberg, lo stesso a cui assistette il pittore Kandinskj nel 1912 a Monaco di Baviera e che lo indusse a prendere carta e penna e a scrivere al compositore, avviando il più celebre epistolario del Novecento».
L'intenso programma di MiTo, prevede anche l'omaggio a un Paese straniero, che quest'anno sarà Haiti. Ci sarà anche una giornata dedicata alla musica africana. Non mancherà il jazz, con un omaggio a Miles Davis in entrambe le città, con Enrico Rava, Stefano Bollani, John Scofield e Dave Douglas.
Una nutrita schiera di giovani pianisti sarà protagonista del ciclo dedicato a Franz Liszt, che offrirà uno straordinario repertorio pianistico con sei appuntamenti in entrambe le città. Al Festival non mancheranno, come d'abitudine, i grandi nomi della musica sinfonica. Due grandi ricorrenze hanno ispirato gli organizzatori: i duecento anni dalla nascita di Franz Liszt e i cento dalla morte di Gustav Mahler. L'Ottava Sinfonia del grande compositore austriaco inaugurerà il Festival a Torino il 3 settembre, schierando due orchestre e due cori: Orchestra e Coro del Teatro Regio e Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai con il Coro del Maggio Fiorentino, diretti da Gianandrea Noseda all'Auditorium Giovanni Agnelli Lingotto. Sarà invece Daniel Barenboim, nella duplice veste di direttore e pianista, il 4 settembre, ad avviare il cartellone milanese con la Filarmonica della Scala: in programma, al Teatro alla Scala, musiche di Mozart, Beethoven e Rossini. Per la chiusura arriverà in entrambe le città Pierre Boulez con l'Ensemble Intercontemporain in «una delle più grandi opere del secolo: Pli selon Pli, monumentale riflessione del compositore sul pensiero di Mallarmé».
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