Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 10 maggio 2011 alle ore 17:37.

My24

Splende il sole sulla nuova stagione del San Carlo: la nottata è alle spalle. Lo scorcio sul programma predisposto per l'estate e poi il ricco palinsesto che ci aspetta brulicante di sorprese a partire da novembre, testimoniano rinnovata vitalità. Ma non solo: anche un preciso disegno artistico. Il tema centrale che lega buona parte delle opere è Napoli: la Napoli capitale della musica nell'Europa del Settecento e la Napoli dove approdarono in successione Rossini e Donizetti. Il rivendicato orgoglio per le proprie radici è un bel mettere in mostra i gioielli di famiglia. Recupero di titoli, vuol dire anche recupero di luoghi: spicca il nuovo confronto tra la sala grande del San Carlo e la bomboniera del Teatrino di Palazzo Reale. Di qui i titoli di tradizione, a partire dalla attesissima Semiramide di Rossini, nuova produzione di Ronconi, protagonista Sonia Ganassi, e poi Lucia di Donizetti, regia di Gianni Amelio, Masnadieri di Verdi e Bohème di Puccini, col giovane direttore Battistoni, sempre più sugli scudi. Di là invece, nella sala di corte, primizie dimenticate: da Cimarosa, Il marito disperato – con Praticò, una garanzia, Rousset, una conferma e Paolo Rossi, una sorpresa – a Jommelli con Don Trastullo. Tutti nuovi allestimenti, compresi i due intermezzi Maestro di cappella e la rarità di Sarro, La furba e lo sciocco.

Per l'estate, da giugno, subito segnarsi L'osteria di Marechiaro, il classico di Paisiello con la regia di De Simone. In luglio, promettente, la nuova produzione di Pagliacci consegnata a Daniele Finzi Pasca, il principe dei clown, col suo Teatro Sunil. Tra le date, una bella presenza di Jarrett, in Trio, al San Carlo. Ma anche la stagione sinfonica ha appuntamenti pregevoli e originali, a partire dall'apertura, in ottobre, con il nuovo Oratorio Terra, su libretto di Valeria Parrella, musica di Luca Francesconi. Si può già scommettere che andranno bruciati i biglietti per il concerto di Natale diretto da Muti, con il Requiem di Verdi, e l'altra data, in aprile, con l'Orchestra di Chicago, in tournée. Ma aprile sarà anche il mese di Abbado, di ritorno al San Carlo con le Orchestre Mozart e del Teatro unite. Sui leggii Prokofiev, Alexander Nevskij, con proiezione del film di Eizenstein. Un così ricco paniere, proiettato sul futuro, chiede fondi. Certi. Subito ne ha offerti la Regione Campania, con un progetto di finanziamento importante, 50 milioni ripartiti in cinque anni. Un segno concreto, per ripartire.

Commenta la notizia