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Questo articolo è stato pubblicato il 16 maggio 2011 alle ore 19:39.

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"La gente che sta bene" di Federico Baccomo "Duchesne""La gente che sta bene" di Federico Baccomo "Duchesne"

Per chi vive o frequenta Milano la figura dell'avvocato Sobreroni non è certo nuova, anzi chissà quante volte davanti a uomini di grande carisma e sicurezza che ostentano dietro la loro armatura, una toga nera, si nasconde in realtà un uomo comune, normale che vive momenti di ansia e paura, che non sempre riesce a prevedere quello che l'avversario o il collega ha in serbo per Lui.

Giuseppe Ilario Sobreroni è il primo attore di questa cruda verità, protagonista sul set della vita quotidiana con scatti di narcisismo e cinismo devastanti per chi gli sta affianco o incroci sul suo cammino. Già dalle prime pagine si pone sotto i riflettori definendosi più ricco del re Babatunde, protagonista della fiaba del figlio, nonché, uomo di successo e all'apice della propria carriera e vita sociale, con super intervista e foto di rito su una rivista di settore ed invito ad uno dei più importanti ricevimenti mondani, Art and Culture Summer Party.

Partner dello studio legale internazionale Flacker Grunthrust and kropper. Sposato con Clara, padre di Martina e Giacomino, appartamento in centro, insomma un uomo rispettato, rispettabile e di successo. Già personaggio riuscito di Studio Illegale, Sobreroni ancora una volta ci stupisce con acuto cinismo nelle dinamiche lavorative e punzecchiante vanità e narcisismo nella vita privata, finché, con una rapida escalation di eventi tutto crolla pezzo dopo pezzo. Si ritrova in situazioni a cui Lui stesso ha condannato altri, soffocati dalla sua freddezza e sbeffeggiati dal suo sorriso smagliante. Unico ed esilarante fino alla fine anche se nelle ultime pagine un personaggio, di cui non vi svelo l'identità, gli tiene perfettamente testa.

Veloce, scattante, vibrante, semplice, genuino, costante e accattivante nella narrazione. E' uno di quei libri che leggi avidamente perché il personaggio è così coinvolgente e divertente, che vuoi sapere sempre di più sulla sua vita e sulle sue vicissitudini quotidiane che affronta con battute spietate, e dove ironia e sarcasmo dell'autore per i liberi professionisti sono ben dosati. Nell'avvocato Sobreroni rivedo alcuni tratti di Furio Zoccaro, il mitico impiegato romano del film Bianco, Rosso e Verdone. Residente a Torino, pignolo, pedante e puntualizzatore, anche Lui rappresenta una classe ben definita ed in evoluzione degli anni ottanta, ma il nostro Sobreroni è meno nevrotico, più cinico, più spregiudicato e concentrato sul suo benessere e la sua realizzazione personale.

Federico Baccomo, giovane scrittore o scrittore giovane, la sostanza comunque non cambia, ci ha regalato un testo semplice e scorrevole, ma intriso di riflessioni. Un linguaggio digitale, dinamico ma non per questo spoglio di significato. Una storia che nella torrida "Milano bene" non è poi così difficile da trovare.


La gente che sta bene , Federico Baccomo "Duchesne", 2011, 270 pp. , Editore Marsilio (collana Marsilio X), € 17,50

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