Con un emendamento bipartisan approvato all'unanimità dalla commissione Bilancio del Senato nella tarda serata di venerdì sono stati "salvati" dalla soppressione gli enti di ricerca e culturali sotto i 70 dipendenti. Con la proposta che ha ottenuto il via libera ieri vengono risparmiati associazioni, enti e istituzioni come l'Accademia della Crusca.

Il Sole 24 Ore aveva la settimana scorsa iniziato una campagna di sensibilizzazione, invitando, in una pagina del supplemento domenicale e in uno speciale online sul sito, lettori e imprenditori a contribuire concretamente e a protestare contro la minacciata chiusura della gloriosa accademia fiorentina. Un vero successo, con centinaia di mail, sottoscrizioni, abbonamenti e donazioni. Si può ancora continuare a scrivere e aderire mandando una mail all'indirizzo

Sul supplemento domenicale di domani, la presidente dell'Accademia della Crusca, Nicoletta Maraschio, ringrazia tutti i lettori e racconta di una telefonata ricevuta dal sottosegretario Gianni Letta che la rassicurava sulla cancellazione della norma che cancellava l'Accademia. Ma Gianni Letta ha anche aggiunto «che prossimamente sarà studiato un provvedimento per dare alla Crusca quella stabilità strutturale indispensabile per svolgere i propri compiti istituzionali e per programmare il futuro. È una buona notizia per la cultura italiana e non solo per la Crusca».

«Per noi - continua la Maraschio - si tratterebbe di una vera e propria rifondazione. L'Accademia la chiede non tanto per il suo passato, ma per quello che fa oggi e per il suo carattere di unicità come centro di ricerca dedicato alla lingua italiana antica e moderna».

Tra i progetti che l'Accademia è pronta a realizzare c'è quello di colmare una grave lacuna tra gli strumenti di conoscenza dell'italiano contemporaneo: un «Vocabolario storico postunitario on line», basato su un grande corpus di riferimento analogo a quello delle principali lingue europee, che documenti la straordinaria capacità di rinnovamento e dunque la vitalità della lingua italiana.

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