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Questo articolo è stato pubblicato il 21 novembre 2011 alle ore 14:39.

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Illustrazione di Guido ScarabottoloIllustrazione di Guido Scarabottolo

La strategia di ricerca attuata da Alan Turing per comprendere il cervello era quella di costruire una macchina che potesse replicare la capacità umana di svolgere calcoli per risolvere problemi. Lo straordinario successo della sua macchina permise di comprendere che era possibile costruire macchine che manipolano simboli come la mente umana: in occasione del Symposium on Information Technology tenutosi al Massachusetts Institute of Technology nel settembre 1956 Allen Newell e Herbert Simon presentarono la prima dimostrazione completa di un teorema eseguita da un calcolatore: alcune attività caratteristiche dell'intelligenza umana, come giocare a scacchi, dimostrare teoremi, e in generale risolvere problemi, potevano essere simulate da un computer.

Considerare la macchina di Turing, ossia il computer, come una simulazione del funzionamento del cervello e di alcune delle sue competenze cognitive è stato estremamente fruttuoso, ma ha dei limiti, come si vede dal fatto che il linguaggio naturale non è simulato pienamente da alcun linguaggio artificiale. Il metodo dei Veicoli Pensanti, che in letteratura sono chiamati Braitenberg Vehicles, ha permesso passi avanti significativi nella comprensione del funzionamento del cervello e dell'intelligenza, (sono stati prodotti centinaia di articoli scientifici sulla base dei Vehicles) e credo che possa essere altrettanto utile anche per la comprensione dell'intelligenza come processo collettivo che caratterizza le organizzazioni sociali.

Le scienze dell'artificiale infatti non si limitano all'ambito del cervello e dell'intelligenza, possono essere estese anche al campo delle organizzazioni sociali. Poiché il cervello è, da un certo punto di vista, una complessa organizzazione, è naturale pensare di usare le stesse nozioni sviluppate nella costruzione dei programmi per computer per lo studio delle organizzazioni sociali; questa era la linea di ricerca di Herbert Simon negli anni '50, che sperava di poter costruire una teoria delle organizzazioni economiche sulla base dei risultati che stava ottenendo nel simulare artificialmente i processi di scoperta e di risoluzione di problemi. Trovare il segreto dell'intelligenza collettiva era uno dei suoi interessi profondi, e nonostante la grande strada fin qui percorsa nella direzione da lui indicata, molto ancora rimane da comprendere in questo campo.

Credo che sia molto utile tentare un esperimento mentale "costruttivista" come quello dei Braitenberg Vehicles anche in questo ambito, quello delle organizzazioni sociali. Darò di seguito qualche esempio, fatto senza nessuna pretesa di sistematicità, che mi sembra promettente perché il metodo dei Vehicles mette in rilievo aspetti che di solito non vengono presi in considerazione quando si cerca di comprendere come funzionano le organizzazioni sociali.

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