Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 08 gennaio 2012 alle ore 14:51.

My24
Illustrazione di Guido ScarabottoloIllustrazione di Guido Scarabottolo

(da «Se Dio è morto tutto è relativo?», 25 aprile 1999)

La polemica, in alcuni Stati americani, sull'insegnamento scolastico della teoria dell'evoluzione piuttosto che della teoria "creazionista"- secondo la quale tutte le specie esistenti di piante e animali, uomo compreso, esistono nella loro forma attuale da quando sono comparse sulla Terra - può sembrare un classico esempio di conflitto tra fede e ragione. Il creazionismo poggia sulla credenza nella verità letterale dei versetti 11-12 e 20-31 del primo capitolo della «Genesi». Non è affatto irrazionale il rigetto della teoria dell'evoluzione da parte dei creazionisti. E se la loro teoria è corretta, ne consegue che l'evoluzione delle specie è un'illusione. Ma su che cosa si fonda la teoria creazionista? Ha un'argomentazione razionale e, almeno in apparenza, convincente da opporre alle prove dell'evoluzione? O poggia sulla fede cieca? E quando è cieca, la fede?
(da «Dio, tra fede e ragione», 22 dicembre 1999)

Che cosa rientra nella cultura alta e in base a quali criteri? In primo luogo, essa richiede una grande abilità da parte dei suoi creatori. In secondo luogo, e fattore più importante, deve dare piacere ma, nel farlo, deve elevare l'anima o la mente. La musica, la letteratura, le belle arti soddisfano entrambe le condizioni. Si noti che il secondo criterio non può esserne uno degli intenti diretti, altrimenti la religione farebbe parte della cultura alta. Una persona colta può essere devota, ma non lo è necessariamente.
(da «Istruzioni per diventare colti», 3 ottobre 2004)

Permissività e relativismo non sono la stessa cosa: non credo che il gioco d'azzardo sia un male, non perché alla domanda «è un male?» penso che non esista alcuna risposta vera, ma perché la mia risposta è «non sempre è un male». E quando dico che alcuni lo giudicano un male e io no, non sto dicendo che il gioco d'azzardo è un male per alcuni e non per me, bensì che è sbagliato ritenerlo sempre un male.
(da «Troppo buoni con gli ipocriti», 23 gennaio 2005)

Spero che il gioco dei tarocchi non muoia. Anche se dimenticato in quasi tutta la Sicilia non è soltanto un gioco magnifico, ma una manifestazione della creatività e dell'originalità siciliana.
(da «L'isola dei tarocchi», 10 agosto 2003)

Molti anni fa un idraulico, venuto a casa nostra per fare una riparazione urgente che mia moglie aveva invano cercato di fare da sola, mi disse: «Ma non vorrà mica farla a mani nude, come la sua gentile signora qui presente?». La filosofia mi interesserebbe assai meno se non ritenessi che alle grandi questioni metafisiche si possano infine trovare risposte capaci di riscuotere un consenso generale; non avrei però scritto La base logica della metafisica se non fossi anche convinto che è meglio non cimentarvisi a mani nude.
(da «La cassetta degli attrezzi che chiamiamo filosofia», 17 novembre 1996)

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi