Scrivere romanzi per lettori distratti, un incontro con la scrittrice spagnola Care Santos

La scrittrice spagnola Care Santos

Romanzo storico, intimistico, una saga familiare, un giallo... "Il libro è a cipolla", dice Santos; sta al lettore scegliere la propria strada privilegiata. A incalzarlo, la struttura del libro, un continuo slittamento tra diversi linguaggi e diversi livelli cronologici. Il passo convenzionale della terza persona è interpolato da schede tecniche, impeccabili per verosimiglianza, sui quadri di Amadeo Lax, la cui successione fa da impalcatura al libro; ma anche dalle email scambiate tra Violeta e i suoi vari interlocutori, da cronache giornalistiche, da documenti ufficiali. Inserti schietti e diretti che legano i frammenti del racconto e che marcano il ritmo del romanzo.

Tale struttura, spiega Care Santos, insieme alla verosimiglianza che si premura di costruire attraverso la cura nella ricostruzione storica, è la strategia che ha adottato per rispondere all'andamento instabile dell'attenzione del lettore contemporaneo. I continui cambi di scena, l'incalzante frammentazione del passo narrativo, la precisione nel dettaglio sono per lei, insieme al ricorrente impiego della prima persona (per esempio nei passaggi affidati alle email), strumenti per garantire continuità di suspense in grado di sostenere le quasi seicento pagine del romanzo.

Per Santos che, pur avventurandosi in certosine ricostruzioni storiche in biblioteca si concede lo spazio leggero di un blog, dedica un pomeriggio a settimana alle mail dei lettori e passa gran tempo a navigare in internet, il romanzo continua ad avere oggi un potenziale forte, rispondendo al bisogno del lettore di ritagliarsi uno spazio silenzioso di intimità. Meravigliosamente "inutile" (guai a usarlo per insegnare, precisa: vale per la narrativa per ragazzi, ma anche per gli adulti) e, quando sappia sviluppare strumenti di seduzione al passo con i tempi, meravigliosamente attuale.

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