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Questo articolo è stato pubblicato il 29 aprile 2012 alle ore 20:10.

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Tra noi c'era un bambino che stava allo sport come un paracarro sta a un centometrista: non era particolarmente gracile, semplicemente non sapeva cosa fosse la coordinazione, era anche un po' tardo ma non troppo, generoso di quella generosità pura dei semplici. Nella corsa veniva spesso battuto dalle bambine, c'è sempre un bambino battuto dalle bambine; nel formare le squadre di calcio era sempre scelto per ultimo: portiere, naturalmente. Il suo soprannome: banana. È stato naturale come un lampo di giugno: ci siamo accordati a sua insaputa per fargli vincere tutte le prove della prima giornata, così, per scherzo, dicevamo tra noi. Lo abbiamo soffiato in alto in alto in alto con le nostre parole, lo abbiamo gonfiato come una mongolfiera sorridente dentro il cielo della sua vittoria. La prova più difficile da fargli vincere è stata il salto in alto: sessanta centimetri, credo. Superati dopo tre tentativi, con un bambino che reggeva l'asticella senza darlo a vedere. Quel giorno tutti noi siamo stati un'iperbole. Lo abbiamo reso celebre. Celebre a Ceclis. Il giorno dopo era una mattina ventosa di maggio. Ultimo nel salto in alto. Ultimo nel lancio del peso. Nella corsa di resistenza è stato doppiato. Lui piangeva sale e noi ridevamo. Quel bambino è diventato un ragazzo, a quindici anni un alcolizzato, a ventuno è stato disintossicato a San Daniele. Dormiva sulle panchine delle stazioni. Il suo concetto di eccellenza consisteva nel bere un bottiglione di vino il più rapidamente possibile sfiorando il coma etilico.

Format è una voce inglese che appartiene al linguaggio dei media: indica l'idea originale di un programma televisivo; con l'idea vengono venduti anche la relativa ricerca di mercato e un profilo stilizzato dei caratteri e dell'aspetto dei protagonisti da lanciare. Dal format le case di produzione fabbricano e scagliano in alto le loro celebrità fino a farle scoppiare. Il cinismo è lucido, il lampo notturno di uno scorpione. La differenza che intercorre tra il cinismo di una casa di produzione televisiva e il cinismo di quei bambini del '77 è che questi ultimi sono stati un'iperbole gratuitamente, senza nessun movente concreto. Con crudeltà tanto maggiore.

Il senso del limite è misura e ritmo.

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