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Questo articolo è stato pubblicato il 16 luglio 2012 alle ore 15:41.

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Sebbene non fosse inizialmente previsto un seguito, nel 1992 esce «Batman-Il ritorno», ancora con Burton alla regia e Michael Keaton sotto il costume dell'uomo pipistrello: l'accento, grazie soprattutto alla presenza del personaggio di Pinguino, si sposta sui temi della solitudine e della diversità, il ritmo si fa meno concitato e più riflessivo, ma l'ottimo livello raggiunto con il precedente capitolo rimane invariato.

Dopo le due pellicole gotiche di Burton, la Warner Bros affida a Joel Schumacher, regista specializzato in prodotti commerciali su commissione, il terzo e il quarto capitolo della saga: «Batman Forever» del 1995, con protagonista Val Kilmer, e «Batman & Robin» del 1997 con George Clooney e Chris O'Donnell nei ruoli dei due eroi mascherati. I risultati (sia dal punto di vista qualitativo che da quello degli incassi) sono però tutt'altro che entusiasmanti e il franchise Batman perde quell'appeal che aveva ritrovato dopo diversi decenni di silenzio.

Tralasciando una parentesi non significativa di tre pellicole d'animazione dirette da Curt Geda per il piccolo schermo («Batman: Beyond the Movie» del 1999, «Batman Beyond: return of the Joker» del 2000 e «Batman: Mistery of the Batwoman» del 2003), il personaggio troverà nuova vita con Christopher Nolan: il regista inglese, reduce dai successi di «Memento» e «Insomnia», sceglierà di ricominciare dalle origini dell'uomo pipistrello con «Batman Begins» del 2005, in cui vengono indagati i motivi che hanno spinto Bruce Wayne a trasformarsi nel celebre giustiziere mascherato. Christian Bale ne dà una versione sfaccettata e introversa, ma il film (nonostante gli oltre 350 milioni di dollari d'incasso nel mondo) si prende un po' troppo sul serio facendo rimpiangere la spontaneità delle opere burtoniane.

Tutt'altro livello è quello raggiunto dal successivo «Il cavaliere oscuro», uscito nell'estate del 2008 e considerato uno dei film più spettacolari e significativi degli ultimi cinque anni: Christopher Nolan conquista la piena maturità registica e Heath Ledger, nei panni di Joker, dà vita a uno dei cattivi più inquietanti, con le sue psicosi e perversioni, che siano mai apparsi sul grande schermo.

Critica entusiasta e pubblico che ha riempito le sale per diversi mesi. Risultato: oltre un miliardo di dollari al box office e dodicesimo incasso di sempre.
«Il cavaliere oscuro-Il ritorno» punta a fare ancora meglio, grazie a un passaparola incalzante che sta rendendo l'attesa sempre più febbrile, soprattutto in Italia dove dovremo aspettare mercoledì 29 agosto per vederlo nelle nostre sale.

Il capitolo conclusivo della trilogia di Nolan, dove Batman dovrà vedersela con Bane e con Catwoman, non sarà probabilmente l'ultima apparizione sul grande schermo dell'eroe mascherato. Già si parla, infatti, di un possibile reboot, un ennesimo nuovo inizio della saga, che potrebbe entrare in produzione nei prossimi anni: certo il regista designato dovrà avere una buona dose di coraggio, perché fare meglio di Burton e Nolan sembra una sfida più ardita di qualsiasi impresa realizzata dall'uomo pipistrello nel corso della sua lunga carriera.

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