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Questo articolo è stato pubblicato il 19 ottobre 2012 alle ore 10:44.

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Vermeer, alle Scuderie del Quirinale il secolo d'oro dell'arte olandese (Video-recensione di Stefano Biolchini)

www.scuderiequirinale.it

Fino al 3 febbraio 2013, 100 lavori del periodo romano di Renato Guttuso - in occasione del centenario della nascita - saranno esposti nel Complesso del Vittoriano di Roma. Guttuso, nato a Bagheria, in Sicilia, nel 1911 (ma registrato all'anagrafe solo nel 1912) è stato senza dubbio tra i pittori italiani più rappresentativi nel Novecento europeo, capace di opere memorabili: dalla "Crocifissione" alla "Vucciria" ai celebri e ispirati disegni che illustrano Dante, alla serie di nudi. Negli anni in cui visse nella capitale Guttuso entrò in contatto con molteplici artisti e intellettuali: Moravia, Neruda, Manzù, Visconti, Pasolini. Con essi instaurò relazioni profonde, dalle quali, poi trasse ispirazione per numerose opere, che ora vengono proposte in questa mostra. Così potremo scoprire come questo grande maestro contemporaneo vedeva, e viveva, la città eterna. Una Roma suggestiva e decisamente radical chic, quella raccontata da Guttuso. Una Roma capace, come sempre, di elargire trepidazioni.
www.comunicareorganizzando.it

La passione dell'artista svizzero/tedesco Paul Klee per l'Italia, i suoi paesaggi, la sua vivacità culturale e le avanguardie futuriste agli anni '30 è al centro di una grande mostra che si svolgerà presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma ("Paul Klee e l'Italia", fino al 27 gennaio 2013). Esposte circa cento opere del pittore e di numerosi artisti italiani e stranieri con cui Klee entrò in contatto o che subirono la sua influenza. Nei suoi quattro decenni di attività – che lo imposero quale maestro dell'astrattismo - Klee sviluppò quattro approcci differenti all'Italia. Il primo e il più intellegibile parte da alcuni elementi dell'estetica futurista - la centralità del tema architettonico e il dinamismo delle forme - che sono analizzati e rielaborati da Klee in funzione del proprio linguaggio. A ricordarlo opere come "Astratto-guerresco" del 1914 e "Composizione urbana con finestre gialle" del 1919. La mostra inoltre da conto della fortuna critica che l'artista ebbe in Italia, la quale prese il via soprattutto a seguito di due fauste partecipazioni alla Biennale di Venezia, dove espose capolavori come "Superscacchi" e "Festa notturna".
www.gnam.beniculturali.it

"Paris en libertè" è il titolo della mostra che il Palazzo delle Esposizioni di Roma dedica (dal 29 settembre 2012 al 3 febbraio 2013) a uno dei più grandi fotografi francesi: Robert Doisneau. Si tratta di un'importante rassegna antologica con più di 240 fotografie originali, in bianco e nero, scattate dall'artista francese tra il 1934 e il 1991. L'esposizione è divisa in diverse aree tematiche e accompagna il visitatore come fosse una lunga e appassionante passeggiata per le vie di Parigi. Il soggetto preferito di Doisneau è infatti la Ville Lumiere e con essa i suoi abitanti: donne, uomini, bambini, innamorati, animali e la vita che trascorre, incessante, per le strade. Doisneau è l'esponente più rappresentativo della fotografia "umanista" di Francia. La sua opera più conosciuta, presentata in questa mostra, è "Bacio davanti all'hotel De Ville" e fu scattata nel 1950. Françoise Bornet, studentessa di teatro, e il suo ragazzo Jacques Carteaud che si baciano lungo le caotiche vie di Parigi avrebbero fatto parte di un servizio fotografico per la rivista americana Life. Uno scatto destinato a entrare nella storia.
www.palazzoesposizioni.it