Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 15 novembre 2012 alle ore 09:58.

My24

Ore 16.25. Belli: la politica stia fuori dalle istituzioni culturali.
Anche Gabriella Belli, direttore dei Musei civici di Venezia dopo aver guidato il Mart di Rovereto, risponde alla domanda sulle proposte concrete per migliorare le strutture, mettendole in grado di svolgere la loro missione culturale. La risposta, per Belli, è quella di cambiare le regole, la governance dei musei che segue il destino delle amministrazioni locali. «La politica non deve entrare nelle istituzioni culturali, ma dare alla cultura i mezzi per esprimere la propria progettualità, e la governance deve essere lunga, non legata all'esistenza delle amministrazioni». Altra cosa importante è «puntare sulla valutazione della governance», a partire dalla capacità gestionale e imprenditoriale. Garantendo fondi certi per lo sviluppo.

Ore 16.15 - Galluzzi: mondo digitale necessità per la cultura
«Il mondo digitale non è un'opportunità ma una necessità, oggi come oggi, per adempiere alla missione principale delle nostre istituzioni culturali: la divulgazione». Internet e la Rete, sottolinea il direttore del Museo della scienza Galileo di Firenze, Paolo Galluzzi, come frontiera della cultura che l'Italia deve ancora scoprire. Abbiamo bisogno, spiega, «di creare un dialogo tra musei e imprese per la diffusione della cultura»; perciò Galluzzi propone «la creazione di una struttura gestita da privati per prendere in gestione il patrimonio della rappresentazione digitale dei beni culturali italiani».

Ore 15,55 - Cognata: le fondazioni liriche rischiano di scomparire
Della protezione delle fondazioni liriche parla Antonio Cognata, professore associato di Economia politica dell'Università degli studi di Palermo. Un settore «che non può prescindere dall'intervento pubblico, che è importantissimo». C'è il sistema delle fondazioni che non sono più enti lirici, 14, che producono opere, frutto di una tradizione storica che rischia di scomparire. In dieci anni 254 milioni di euro di perdite di esercizio e debiti per 300 milioni. Ci sono 77 recite medie in Italia in un anno. Tutti gli altri Paesi sono almeno al doppio della produzione italiana, quindi c'è qualcosa nelle regole che non funziona. I problemi riguardano l'assegnazione dei fondi (assorbono il 50% del Fus) che avviene in maniera discrezionale, ma anche il management. La politica deve aiutare la lirica, ma lasciare la governance ai teatri.

Ore 15,40. Grossi (Federculture): la cultura non è un nemico.
«La cultura non è un nemico ma un'opportunità», dichiara nel suo intervento Roberto Grossi, presidente di Federculture. «La cultura è una risorsa importantissima per il Paese e per lo sviluppo della nostra economia», ha detto Grossi, in Italia è clamorosamente sottovalutata. Proprio in questi giorni nel decreto legge di stabilità al vaglio del Parlamento sono previsti gravissimi tagli al settore che, insieme alle norme e ai limiti legislativi ancora in essere, mettono seriamente a rischio il futuro sviluppo della cultura. Anche le numerose contestazioni arrivate oggi dalla platea denunciano una sofferenza reale del settore alla quale vanno date risposte.

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.