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Questo articolo è stato pubblicato il 09 dicembre 2012 alle ore 16:05.

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Michelle Obama e l'attore Rico Rodriguez leggono libri ai bambini durante la cerimonia di accensione dell'albero di Natale alla Casa Bianca (Afp)Michelle Obama e l'attore Rico Rodriguez leggono libri ai bambini durante la cerimonia di accensione dell'albero di Natale alla Casa Bianca (Afp)

Se Grammatica, Sintassi e Ortografia avessero corpo e anima ed entrambi fossero resi per miglior vita, il loro rivoltarsi -pur elegante e ordinato- nella tomba, potrebbe suscitare scosse e capovolgimenti tali da rovesciare le aspettative di Cultura e metterla di fronte ai suoi deserti.
Sfogliamo la fauna Comunicante di qualche noto social network, impacchettata in vite formato post e profili, al meglio delle proprie possibilità e ambizioni. Sfogliamola come una margherita di "sa scrivere, non sa scrivere".

Spetaliamola per bene, denudando senza falsi pudori il pistillo dell'alfabetizzazione. Ne ricaveremo talmente tanti accenti ed apostrofi fuori posto da addobbare tutti gli alberi maestosi di Natale da piazza. E altrettante vocali in attesa di giuste accentazioni, come l'umanità in attesa del riscatto dopo l'Annunciazione. Le "h" disseminate come pecorelle da Presepe senza pastore. O ignorate e rifiutate, come Giuseppe e Maria dalla locanda. Congiuntivi e condizionali vittime di una strage splatter degli innocenti. Periodi che si inceppano o si allungano in puntini di sospensione al posto delle virgole, nell'alternarsi caotico di minuscole e maiuscole, senza la Buona Novella del punto e a capo. Quasi tutti incolperanno il correttore automatico e la fretta, luciferini traditori.

Sbufferanno alla pignoleria delle correzioni altrui, in nome di una leggerezza possibile in luogo ameno. Non consulteranno, nel dubbio, Google come una stella cometa, quel tanto da orientarsi in umiltà e portare doni alla capanna dell'attenzione altrui. E' sceso su di loro lo Spirito Tecnologico, ma hanno dimenticato la trinità di grammatica, sintassi e ortografia. Leggere farebbe bene.

Ma se è vero che "la vita o la si vive o la si scrive", l'analfabetismo di ritorno non rende desolate solo le terre dello scrivere. Anche la Fantasia, l'Immaginazione, il Rispetto per i Misteri e tutto ciò che ne deriva come l'apertura, lo stupore, la sanissima curiosità, persino la capacità di amare, di fare sesso, di proporsi in personalità, di giocare, evolversi, crescere, tutto questo si appiattisce lungo le linee di encefalogrammi piatti. Il cervello andrebbe maneggiato come le palline antistress, pompato di note al ritmo di organi armoniosi come il cuore. Anche per tutto questo leggere farebbe bene.

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