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Questo articolo è stato pubblicato il 25 agosto 2013 alle ore 08:39.

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Poi vennero la prima guerra mondiale, lo smembramento dell'impero austro-ungarico, la grande crisi economica, l'austrofascismo, il nazionalsocialismo.
L'occupazione dell'Austria nel 1938 indusse il principe Franz Joseph II a spostare la residenza di famiglia a Vaduz ed ebbero inizio anni di frenetici salvataggi della collezione d'arte, dei mobili, degli arredi: dapprima lunghe trattative con gerarchi nazisti, e poi, negli ultimi mesi della seconda guerra mondiale, rocambolesche azioni per trasportare tutto il possibile nel principato del Liechtenstein.
In quel drammatico, ultimo scorcio del conflitto mondiale, un aereo alleato si incunea in fiamme nel centro dell'edificio, dentro lo scalone d'onore di Giovanni Giuliani ormai sgombrato, e vi rimane conficcato fino alla metà degli anni 50, creando drammatici danni solo rappezzati alla meglio.
A partire dalla metà degli anni 70, dopo aver creato controsoffittature e carton-gessi che nascondono stucchi, decorazioni in oro e camini, nello stabile si insediano disadorni uffici del Ministero degli Affari Esteri. Ma al termine del completo restauro del Palazzo di campagna nel 2004, Hans Adam II decide di porre mano anche allo Stadtpalais, con l'intento di farne il primo e più importante museo Biedermeier di Vienna. L'idea tuttavia si ridimensiona durante i lunghi anni dei lavori da 100 milioni di euro, e ora il fabbricato nel centro di Vienna è tornato ad essere una dimora di famiglia e parzialmente museo, aperto a visite guidate e ad eventi d'affari e sociali. Di nuovo sono tornati all'antico splendore stucchi e ori, specchi e camini, i pavimenti Thonet, i tendaggi e le tappezzerie, i lampadari da 288 candele e 2 tonnellate di peso, e qualche pezzo del mobilio, mentre in alcune sale è ricostituita una piccola ma raffinata galleria di capolavori della pittura Biedermeier.
«Non rientreremo mai dei costi, ma in famiglia siamo entusiasti del risultato» è stato il commento dell'attuale principe, alla cerimonia ufficiale di inaugurazione.
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Stadtpalais Lichtenstein Bankgasse 9 - 1010 Vienna. Visite guidate due volte al mese e affitto sale per eventi.
Info: www.palaisliechtenstein.com

il collezionista
Hans Adam II (1945) è l'attuale principe del Liechtenstein. Come sovrano dispone di ampi poteri, ulteriormente estesi con l'approvazione di un referendum costituzionale del 2003, indetto dallo stesso sovrano, che aveva minacciato di trasferirsi con la famiglia in Austria vendendo il palazzo principesco a Bill Gates se la consultazione popolare avesse dato esito negativo. Nel 2004 Hans Adam II ha ceduto il potere di assumere le decisioni ordinarie di governo al figlio Alois, pur rimanendo formalmente in possesso del titolo di capo di stato. Il principe possiede un'eccezionale collezione d'arte, parzialmente esposta nei palazzi. musei di Vaduz e Vienna.

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