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Questo articolo è stato pubblicato il 01 ottobre 2013 alle ore 08:41.

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Pure qui business in frenata: «Fino a due anni fa i principali miei clienti sanremesi erano i meglio guappi di Napoli, boss della camorra che magari compravano una quarta fila, vedevano il loro rivale seduto in terza fila e la sera dopo mi chiedevano un biglietto di seconda fila. Così si scatenava una specie di asta ai posti migliori. Il meccanismo però si è inceppato perché hanno arrestato quasi tutti». Il nostro uomo favoleggia di aver piazzato, anni fa, biglietti per Sanremo «a un signore che soggiornava su un panfilo ancorato in Riviera. Che sciccheria. Solo dopo mi spiegarono che era Licio Gelli». Quando c'era il Gran Premio di Imola racconta pure di aver venduto otto biglietti per la corsa domenicale «a un signore arrivato in elicottero»: si sarebbe trattato del celebre Ciruzzo ‘O Milionario, al secolo Paolo Di Lauro, boss di Scampia. Ma in ormai 31 anni di attività, quanti soldi ha fatto Mr. Bagarino? Lunga pausa di riflessione, quindi parole che potrebbero appartenere a un acrobata della finanza speculativa: «Una volta tenevo 500mila euro in banca. Poi mi sono giocato tutto coi cavalli e coi cani. È andata a finire che ancora sto pagando il mutuo di casa. Quando i soldi ti vengono facile, non pensi mai a metterli da parte. E invece uno dovrebbe». Se non è una massima da salotto buono questa…

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