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Questo articolo è stato pubblicato il 20 ottobre 2013 alle ore 09:00.

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La relazione più pericolosa di tutte? Ammesso sia vera, quella del duce con la principessa reale, Maria José di Savoia. Ricorderà Boratto, l'autista-factotum, nel 1945-46: «Questa principessa ritornò altre volte a far visita al Duce e capii subito che i successivi incontri erano di carattere più intimo. Arrivava in vestaglia, che si toglieva subito, rimanendo così in costume da bagno. Il Duce la riceveva in un abbigliamento non eccessivamente decente, lasciando ben intendere quali rapporti corressero ormai tra i due». Mussolini a letto, dal 1937 al '39, con la moglie di Umberto principe ereditario, la futura «regina di maggio»! Vera o falsa che fosse, questa storia ci dice come all'apogeo del regime la presa del duce sulle donne non conoscesse limiti, nell'immaginario se non nella realtà.
Vera di certo, e tragica, la storia di Benito e di Claretta: una storia che abbondante documentazione non più riservata (a cominciare dai diari di lei) permette ormai di seguire fin nei risvolti più segreti. Dapprima, storia della passione tra un uomo maturo quanto fortunato e una donna acerba quanto ardente. Poi, storia della senescenza – insieme – di un uomo, di un regime, di un amore. E della rinnovata fedeltà a «Ben» di una donna diversa da tutte le altre donne del duce. L'unica che Mussolini abbia considerato, forse, qualcosa di più che una preda.
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Mimmo Franzinelli, Il duce e le donne, Mondadori, Milano, pagg. 260, € 20,00

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