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Questo articolo è stato pubblicato il 23 dicembre 2013 alle ore 09:24.
L'ultima modifica è del 27 dicembre 2013 alle ore 13:28.

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Adatto a tutta la famiglia, il film di Chris Buck e Jennifer Lee diverte e convince dall'inizio alla fine. Gli occhi dei più piccoli saranno tutti per Olaf, il maldestro pupazzo di neve.

«Dietro i candelabri» di Steven Soderbergh – Prodotto dalla Hbo, «Dietro i candelabri» racconta la tormentata relazione tra Liberace (celebre pianista statunitense morto nel 1987) e Scott Thornson, un aspirante veterinario molto più giovane di lui.
Più che un semplice biopic, è una bizzarra e colorata rappresentazione dello stile di vita di Liberace, all'insegna del kitsch e degli eccessi. Ottimi i due protagonisti, Michael Douglas e Matt Damon, intensi come non si vedevano da diverso tempo. Dovrebbe essere l'ultimo film di Steven Soderbergh (autore di «Traffic» e «Magic Mike») che ha annunciato il suo ritiro dal mondo del cinema.

«Lo Hobbit - La desolazione di Smaug» di Peter Jackson – Il kolossal più atteso delle feste è indubbiamente «La desolazione di Smaug», secondo capitolo della trilogia de «Lo Hobbit», ispirata all'omonimo romanzo di Tolkien del 1937 e prequel de «Il signore degli anelli».
Divertente e spettacolare, il film di Peter Jackson sfrutta al meglio l'alto budget a disposizione (oltre 200 milioni di dollari) per creare una meravigliosa esperienza visiva.
Leggermente macchinoso nella prima parte, «La desolazione di Smaug» cresce sempre più col passare dei minuti fino alla conclusione che vede protagonista il maestoso drago interpretato digitalmente da Benedict Cumberbatch.

«Still Life» di Uberto Pasolini – Vincitore del premio alla regia nella sezione Orizzonti dell'ultima Mostra di Venezia, «Still Life» è incentrato sul personaggio di John May, un impiegato comunale addetto alla ricerca dei parenti di persone morte in solitudine. Quando il suo reparto viene ridimensionato a causa della crisi economica, John dedicherà tutti i suoi sforzi a un ultimo caso. Uberto Pasolini, autore romano che ha costruito la sua carriera in Inghilterra, alla sua seconda opera dimostra grande maturità registica, realizzando un prodotto originale e struggente. Menzione speciale per il bravissimo Eddie Marsan, al suo primo ruolo da protagonista.

«The Butler» di Lee Daniels – Ispirato a un articolo di giornale, «The Butler» narra la vicenda di Eugene Allen, maggiordomo alla Casa Bianca per più di trent'anni, al servizio di otto diversi presidenti da Harry Truman a Ronald Reagan.
Lee Daniels, dopo aver trionfato al Sundance 2009 con il sopravvalutato «Precious», ha convinto nuovamente la maggior parte della critica americana. Seppur la sua messinscena lasci qualche dubbio, «The Butler» è un film da vedere, in particolare per il grande lavoro dell'attore Forest Whitaker, sempre convincente dalla prima all'ultima sequenza.

«Spaghetti Story» di Ciro De Caro – In mezzo a tante commedie italiane di basso livello in uscita a Natale, non si può che menzionare positivamente «Spaghetti Story», debutto alla regia di Ciro De Caro. Protagonisti sono quattro personaggi (da un aspirante attore a una studentessa) che cercano di trovare un proprio posto nella società odierna. Intenso e coraggioso, «Spaghetti Story» è un esordio indipendente che meriterebbe attenzione e successo al botteghino.

«Capitan Harlock 3d» di Shinji Aramaki – Presentato fuori concorso alla Mostra di Venezia 2013, è la nuova trasposizione per il grande schermo delle avventure del pirata dello spazio, ispirato ai manga di Leiji Matsumoto.
Per gli amanti della serie animata (trasmessa in Italia dal 1979) un film imperdibile e spettacolare, arricchito da un 3d all'altezza della situazione.

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